Allarme Escherichia coli: vongole lupino contaminate e ritirate dal mercato perché pericolose per la salute. Tutti i dettagli.
Nuovo caso di contaminazione da Escherichia coli: la nota catena di supermercati Carrefour ha ritirato un lotto di vongole lupino per rischio microbiologico. Il batterio tossico Escherichia coli è stato rilevato all’interno del mollusco a livelli altissimi. Si consiglia di non consumare il prodotto ittico contaminato perché estremamente pericoloso per la salute.
Allarme Escherichia coli: vongole lupino ritirate dal mercato, non consumare
La nota catena di supermercati Carrefour ha segnalato e ritirato un lotto di vongole lupino. Il motivo? Contaminazione da Escherichia coli, un potente batterio che se ingerito può causare vomito, diarrea, febbre e svenimento. Il prodotto è a marchio Finittica e si vende in confezioni da 3 kg. Non è il primo caso di contaminazione batterica di molluschi da Escherichia coli. Spesso infatti questa sostanza dannosa si ritrova in cozze e vongole, diffondendosi facilmente. Il Ministero della Salute infatti ha provveduto al ritiro immediato delle vongole lupino contaminate, poiché estremamente dannose per la salute dell’uomo. Nei casi più gravi il batterio Escherichia coli può condurre anche a infezioni urinarie e colite emorragica. Tutti i dettagli sul prodotto ritirato dal Ministero della Salute.
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Informazioni utili sul lotto di vongole lupino contaminato
In primis, va specificato che ci sono stati ben due richiami delle vongole lupino Finittica da parte del Ministero. Dopo il primo avvenuto il 22/09, alcuni lotti circolavano ancora nei supermercati, motivo per il quale si è reso necessario un secondo richiamo. La denominazione esatta del prodotto è vongola lupino (Chamelea gallina) a marchio Finittica s.r.l.u. Lo stabilimento di produzione si trova a Goro (FE) e il suo marchio di identificazione è IT 513 CDM CE.
Il lotto invece reca il numero 17F7 e si vende in confezioni da 3 kg. Il motivo del richiamo è: “livello non conforme di Escherichia coli”. Come sempre, il Ministero della Salute raccomanda di non consumare il prodotto ittico contaminato e di riportarlo indietro al punto vendita di riferimento per un eventuale rimborso. Se ingerito, il batterio può causare gravi danni alla salute dell’uomo compromettendone le funzioni vitali primarie.
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Per ulteriori informazioni consultare il sito ufficiale del Ministero della Salute.
Sophia Melfi