Il Ministero della Salute ha richiamato un altro integratore alimentare. Al suo interno è stata rilevata la presenza di ossido di etilene.
Il Ministero della Salute, solo in questa settimana, ha effettuato ben tre richiami di integratori alimentari. Polase, Fortifit muscoli e ossa e Ligne de plantes Vitamina C sono i marchi coinvolti nei ritiri alimentari. Quest’ultimo, in particolare, contiene ossido di etilene, motivo per il quale è stato richiamato. L’avvertenza è quella di non consumare il prodotto contaminato e di riportarlo al punto vendita di riferimento per un eventuale rimborso.
Richiamato integratore alimentare vitamina C: ossido di etilene al suo interno
Si tratta del terzo richiamo di integratori alimentari da parte del Ministero della Salute. Infatti, sul sito ufficiale, gli organi competenti hanno già segnalato il ritiro di altri due marchi noti di supplementi alimentari tra cui: Polase e Fortifit, muscoli e ossa a base di mirtillo rosso. Questa volta tocca ad una linea francese Ligne de plantes, di vitamina C, zinco acerola e manna di bambù. Proprio in quest’ultimo elemento si rintraccia la presenza di una sostanza altamente dannosa per l’uomo e assolutamente vietata in Europa: l’ossido di etilene. Infatti la presenza di ossido di etilene si riscontra nell’estratto di Bambusa arundinacea, uno dei componenti principali dell’integratore.
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Tutte le informazioni utili sull’integratore richiamato
Il Ministero della Salute ha richiamato dal mercato un integratore alimentare a base di Vitamina C, zinco e bambù. Il marchio è francese e la sua denominazione è Ligne de Plantes. Si vende in confezioni da 60 capsule con numero di lotto 21139B e termine massimo di conservazione 05/2024. L’azienda che commercializza il prodotto è ubicata in Belgio, Natura Service Srl e, più precisamente, nella città di Mons. Hedelab SA è il nome dello stabilimento belga che ha prodotto l’integratore contaminato da ossido di etilene.
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Ricordiamo che si tratta di una sostanza vietata in Europa e rinvenuta in molti prodotti. Infatti, non è il primo caso di contaminazione da ossido di etilene in quanto questo gas viene utilizzato principalmente per ritardare la degradazione dei materiale e prolungarne la resistenza. Tuttavia, se ingerito, può causare gravi problemi alla salute dell’uomo.
Per ulteriori informazioni consultare il sito ufficiale del Ministero della Salute.
Sophia Melfi