È possibile presentare la domanda per ottenere l’assegno unico per i figli. Ecco alcuni dettagli da tenere presente e la procedura corretta.
Per il 2021 è prevista una nuova misura a sostegno delle famiglie e si tratta dell’assegno “temporaneo” per chi ha a carico dei figli minori e non ha diritto all’assegno per il nucleo familiare (ANF). Da oggi, quindi, è possibile richiedere questo aiuto economico che andrà a beneficio di tante famiglie italiane.
Chi non ha diritto all’assegno per il nucleo familiare sono diverse categorie di lavoratori. Oltre a quelli che non hanno i requisiti necessari richiesti per questo tipo di sostegno, ci sono tutti i disoccupati, i lavoratori autonomi, chi percepisce pensione da lavoro autonomo, coltivatori diretti.
POTRESTI LEGGERE ANCHE >>> IBAN, comunicarlo ad altri è rischioso? Ecco cosa c’è da sapere
In caso di genitori divorziati o separati legalmente con affido condiviso, l’assegno sarà, ovviamente, diviso a metà tra i due genitori, a meno che non ci siano degli accordi diversi. Inoltre, chi ha già il reddito di cittadinanza non deve fare domanda perchè l’Inps provvederà automaticamente a pagare l’assegno sulla carta di pagamento RdC.
Assegno unico per i figli: dove fare domanda
La domanda per l’assegno temporaneo, la nuova misura decisa per il sostegno delle famiglie che non hanno diritto all’ANF, può essere fatta fino al 31 dicembre del 2021. Ma per chi dovesse fare la richiesta entro il 30 settembre, vedrà riconosciuti gli arretrati dal primo luglio.
La domanda può essere fatta attraverso i canali Inps, naturalmente. Si tratta dei consueti canali come il Contact Center, gli Enti di Patronato, il portale web. Su quest’ultimo è possibile utilizzare il servizio tramite SPID, CIE (Carta d’Identità elettronica), CNS (Carta Nazionale dei servizi) e il PIN rilasciato dall’Inps prima del primo ottobre 2020.
POTRESTI LEGGERE ANCHE >>> Bonus occhiali 2021: di cosa si tratta e come fare per ottenerlo
La procedura è stata semplificata e non è difficile da eseguire. Basta inserire alcuni dati. Ad esempio, il codice fiscale dei figli minori a carico e l’Iban su cui si vuole il denaro. Il pagamento avverrà poi su conto corrente, carta di pagamento con Iban o libretto postale intestati a chi ha presentato la domanda.