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Concentrato di pomodoro: 1 prodotto su 2 è contaminato da tossine

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Redazione Inran

Uno studio condotto in Germania ha evidenziato che un prodotto su due di concentrato di pomodoro presenta le tossine della muffa. Ecco i dettagli.

Concentrato di pomodoro (Fonte Facebook)

Qualche mese fa la rivista tedesca Oko-Test aveva condotto un’indagine sul concentrato di pomodoro in vendita nei supermercati. I risultati hanno allarmato un po’ tutti dal momento che si è notata una presenza elevata di tossine della muffa.

La rivista ha decretato, secondo queste analisi di laboratorio, una classifica con le marche migliori e peggiori che si trovano nei supermercati della Germania, ma molti di questi prodotti vengono venduti anche in Italia. A seguito del clamore suscitato dalla ricerca, la rivista ha deciso di rifare il test.

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I risultati, però, non sono cambiati poi molto. Sono state riconsiderate le 20 marche analizzate, ma il risultato è stato più o meno lo stesso. Ma ecco qui di seguito tutti i dettagli di questa indagine sul concentrato di pomodoro venduto al supermercato.

Concentrato di pomodoro: il test tedesco individua tossine della muffa in 1 prodotto su 2

Pomodori (Fonte GettyImages)

Il test condotto dalla rivista tedesca ha evidenziato, quindi, valori elevati delle tossine della muffa. Queste vengono prodotte da funghi del genere Alternaria e sono abbastanza comuni nelle piante di pomodoro, appunto. Nello specifico, in alcuni prodotti, sono stati trovati alti livelli di alternariolo e acido tenuazonico.

Oko-Test ha evidenziato la pericolosità per la salute di queste due sostanze, soprattutto del primo elemento. Ma nonostante questo, sembra che l’UE non abbia definito limiti per le tossine. Inoltre, in 5 prodotti analizzati è stato trovato un pesticida che da tempo è vietato.

Non sono esenti da questo pericolo nemmeno i prodotti bio. In alcuni di essi, infatti, si sono trovate lo stesso tracce di tossine della muffa.

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Se vi sentite “tranquilli” perchè siete in Italia e non in Germania, sbagliate. Purtroppo, la maggior parte dei pomodori utilizzati per lo studio erano di provenienza italiana. Dalla ricerca è emerso, ad ogni modo, che il prodotto peggiore con la maggior presenza di tossine è Cirio. Soddisfacente, invece, Freshona di Lidl e livello buono per il concentrato Mutti e Pomito.

Nadia Fusetti

Redazione Inran