Allerta alimentare: sequestrati 6 tonnellate di alimenti surgelati scaduti, ancora in vendita al supermercato. Tutti i dettagli sui ritiri alimentari.
I NAS hanno ritirato sei tonnellate di prodotti surgelati scaduti che erano ancora in vendita in alcuni supermercati. Stiamo parlando di precisi punti vendita di Latina e Tivoli (Roma), in cui polizia e carabinieri hanno rinvenuto il commercio illegittimo di questi alimenti. Infatti i prodotti sequestrati si vendevano come freschi, quando invece erano scaduti da anni. Tutti i dettagli.
Non bastavano i rischi chimici nei prodotti alimentari in vendita, adesso l’allerta riguarda anche un commercio illegittimo di alimenti surgelati scaduti. Alcuni supermercati in provincia di Roma e Latina hanno ritirato dal mercato 6 tonnellate di prodotti che il responsabile aveva diffuso nei suoi 6 stabilimenti di vendita. Questi erano scaduti già da anni, ma privi di rintracciabilità e quindi venduti come freschi e in regola. L’uomo, un 63enne originario di Roma, è stato accusato di frode e commercio di sostanze alimentari nocive e in cattivo stato di conservazione. Nella mattina del 7 settembre l’attività investigativa diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica di Tivoli, personale del locale Commissariato di Polizia congiuntamente ai militari del NAS di Roma e del Comando provinciale ha provveduto al sequestro.
Agenti di polizia e del Comando provinciale e i carabinieri del NAS hanno provveduto ad un mandato di perquisizione dopo alcune segnalazioni. Il mandato era rivolto ad un deposito e 6 catene di un noto marchio di supermercati riconducibili ad un 63enne originario di Roma, accusato di frode. Nel corso della perquisizione nei punti vendita ubicati a Roma, Tivoli e Latina, gli organi preposti hanno effettuato il ritiro di 6 tonnellate di generi alimentari, già posti in vendita come freschi e in regolare conservazione. Tra gli alimenti surgelati in vendita e poi ritirati figurano:
I prodotti infatti disponevano di una data di scadenza precedente di due anni la data in cui erano stati messi in vendita. Privi di tracciabilità, il responsabile dei supermercati ne aveva riempito un intero magazzino con due celle frigorifero e congelatori.
Sophia Melfi