Quando consumiamo il tonno in scatola siamo soliti commettere un errore davvero molto grave. Vediamo di cosa si tratta in maniera tale da capire come comportarci.
Il tonno in scatola è consumato da tutti, ma la maggior parte di noi commette un errore non proprio leggero che a lungo andare potrebbe comportare una conseguenza irreversibile. Vediamo di cosa stiamo parlando nel dettaglio.
Un alimento sempre presente
Chi non ha nella propria cucina una scatoletta di tonno? Questo alimento è sempre presente nei nostri cassetti, poiché spesso ci salva da situazioni complicate. Questo perché il tonno in scatola è un pranzo rapido e veloce, ma anche la soluzione giusta quando non hai nulla in casa da cucinare. Basta prenderne una scatola (o due se sei tanto affamata) aprirla e gustarlo.
Un altro aspetto positivo è il fatto che il tonno si sposi bene con tantissimi altri alimenti: dalla pasta al pane passando per le verdure. Tuttavia ci dobbiamo concentrare su un passaggio che spesso viene sottovalutato; ciò non succede di proposito in quanto si tratta di un gesto che dura davvero pochi secondi, nonostante ciò però si deve fare molta attenzione.
Potrebbe interessarti anche: Mangiare troppo tonno in scatola è sbagliato: le conseguenze sulla nostra salute
L’errore che commettiamo con il tonno in scatola
L’errore che andremo a spiegare non riguarda il consumo del tonno, bensì un passaggio che facciamo in precedenza, quando andiamo a mettere tale alimento nel piatto. Quando apriamo la scatola troviamo il tonno immerso nell’olio, quindi prima di trasferirlo nel piatto siamo solite toglierne una piccola quantità. Il problema nasce quando andiamo a gettarlo nel lavandino.
Come abbiamo già detto si tratta di un errore che non si fa volontariamente, gettare l’olio del tonno nel lavandino è di certo la soluzione più veloce, dunque la più comoda. Ciò però non basta: questo comportamento deve essere evitato per alcuni motivi.
Danni all’ambiente
Se l’olio andrà nel nostro tubo di scarico si disperderà con l’ambiente e produrrà tanto inquinamento. Parliamo di episodi piuttosto gravi, come l’inquinamento del suolo e dell’acqua. Basta pensare al fatto che ogni persona produce circa 3 kg all’anno di olio derivante dagli alimenti che consuma. Non parliamo solo di tonno ovviamente, ma la legge vale per ogni cosa che si consuma.
Potrebbe interessarti anche: Tonno in scatola in gravidanza: un alleato o un nemico per le future mamme?
Problemi al lavandino
I danni non comprenderanno solo l’ambiente, bensì anche il lavandino nel quale andremo ad immettere l’olio. Se verrà scolato lì ogni volta che consumiamo il tonno, esso si accumula sempre di più e lo scarico si potrebbe intasare. Ciò potrebbe arrecare problemi alle fognature e ai depuratori, che non saranno in grado di purificare l’aria a dovere.