TikTok si rifà il look e presta maggior attenzione alla tutela dei ragazzi, favorendo l’interazione e il ruolo dei genitori: cosa cambia nella piattaforma.
Condividere. Un atto necessario, talvolta complesso, non sempre possibile. Significato che ha assunto accezioni diverse al tempo dei social network: la condivisione, nel mondo dei nativi digitali, non è più solo emotiva ma diventa concreta per mezzo delle piattaforme. Lo sanno bene i tiktoker, ragazzi particolarmente avvezzi al nuovo social nato in Cina e Giappone, che hanno imparato a familiarizzare con la piattaforma.
Un successo che va oltre le generazioni, così i creatori del portale hanno pensato di unirle: genitori e figli alla scoperta della nuova versione di TikTok. Social network attaccato nel recente passato da Trump e non solo per il possibile uso in merito a eventuali sabotaggi di eventi socio-politici, ma non solo. Il punto è che, malgrado la validità dell’idea, TikTok ha portato nel mondo anche una serie di situazioni limite a causa delle challenge. Vere e proprie sfide, filmate, che gli utenti portano avanti fra loro di qualsiasi natura.
Si passa dal divertimento a qualcosa di più compromettente: alcuni ragazzi, come raccontano le cronache, avrebbero tentato il suicidio con prove impossibili. Altri sono stati vittima di ricatti. Ce n’è per tutti, tant’è che la questione si è spostata: è solo “colpa” dei ragazzi? I genitori dovrebbero star loro più vicino, specialmente quando sono minorenni. C’è, tuttavia, un mondo inesplorato, quello della Rete, con cui fare i conti: una giungla che, in particolar modo i più anziani, ignorano o non comprendono abbastanza. Allora TikTok, per stare al passo con i tempi e allargare consensi e fasce di pubblico di riferimento, nell’ultimo aggiornamento ha fatto sì che genitori e figli potessero vivere un’esperienza simultanea.
Oltre alla possibilità di un account associato fra genitori e figli, i creatori del social network hanno lanciato una sorta di guida pratica – da condividere con i ragazzi – che serve a spiegare a tutti (senza distinzione di anagrafe e capacità) le possibilità che offre questo universo. C’è poi la questione della privacy: è stata, infatti, tolta la funzionalità che permetteva di inviare messaggi privati ai minori. Onde evitare di innescare una rete di conoscenze non sempre lecita.
Maggior attenzione anche alla questione tempo: i figli – lamentano le mamme e i papà – sono spesso schiavi dei social. Così è possibile impostare un limite temporale da trascorrere su TikTok, sempre sotto l’egida dei più grandi. L’aspetto della privacy, assicura Alexandra Evans – responsabile europea per la sicurezza dei ragazzi su TikTok – rimarrà comunque un must: più tutele e meno complicazioni. Un auspicio che vuole essere concretizzato sin da subito: il tempo di un aggiornamento.