In estate è piuttosto comune trovare le pesche, un frutto saporito e davvero gustoso. Ma come è possibile conservarle per quando le mangeremo?
A seconda del livello di maturazione della pesca, o dell’uso che vogliamo farne, ci sono diversi modi per conservare questo meraviglioso frutto estivo. Scegliamo quindi il metodo più adatto a noi, e impariamo a lavare, preparare e conservare le pesche.
Se le pesche sono mature o acerbe, andranno gestite in maniera diversa e soprattutto dovranno essere tenute separate tra di loro. Ma come capire quali sono le pesche acerbe?
Ci sono vari modi per capire se una pesca è acerba:
E allora, vediamo come far maturare le pesche acerbe. Possiamo tenerle per un paio di giorni in un portafrutta, magari in cucina. Ma non teniamole troppo tempo alla luce del sole, o diventeranno molli. Possiamo anche tenere al loro fianco una banana o una mela, per accelerare il processo in modo che in uno o due giorni siano pronte.
Per farle maturare più velocemente, possiamo mettere le pesche (ad una o a due, al massimo) in un sacchetto di carta, da tenere a temperatura ambiente per 2 o 3 giorni. Attenzione a controllarle spesso, o il punto di maturazione passerà prima che le avremo consumate!
Se sono ancora acerbe, in ogni caso, le pesche non vanno messe in frigorifero. Conservarle al freddo ne altera la consistenza, ma anche il colore ed il gusto. E assolutamente, in ogni modo le conserviamo, teniamole sempre distanziate tra loro e capovolte, con il picciolo verso il basso. Questo evita che l’area del frutto a contatto con una superficie dura, sia troppo estesa.
Prima di mettere in frigo le pesche per conservarle, laviamole accuratamente (ma con delicatezza) sotto acqua corrente fredda. Non strofiniamole e non teniamole troppo a lungo sotto l’acqua per evitare di danneggiare i frutti.
Asciughiamole accuratamente con un panno o carta da cucina, facendo attenzione a non schiacciare le pesche e a non danneggiare la buccia. Prima di metterle in frigo, è importante che le pesche siano completamente asciutte.
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Mettiamo le pesche in un sacchetto o direttamente su un ripiano, in frigorifero. Possiamo conservarle in frigorifero per 2 o 3 giorni, visto che il freddo ne rallenta il processo di maturazione e quindi dureranno qualche giorno in più. Facciamo però attenzione a controllarle regolarmente.
Se preferiamo conservare le pesche in frigorifero già tagliate a pezzi, cospargiamone la polpa con il succo di limone per evitare che anneriscano. In frigo possiamo tenerle per un paio di giorni, sempre in un sacchetto per alimenti o in un contenitore ermetico. Attenzione però: sono già tagliate, quindi andranno a male prima delle pesche intere!
Anche se vogliamo conservare le pesche congelandole in freezer, la prima cosa da fare è lavarle accuratamente. In questo caso però, è importante sbucciarle prima di metterle in freezer.
Tagliamo le pesche in pezzi o a fette, facendo attenzione ai noccioli e a rimuoverli prima di procedere. A questo punto, disponiamo i pezzi di pesca su una teglia o un vassoio, sistemandoli in modo che non si tocchino. Mettiamo poi le pesche in congelatore per un tempo che va dalle 4 alle 12 ore.
In base alla temperatura del freezer, il tempo per congelare la frutta può variare. In generale, il minimo è di 4 ore, ma in ogni caso meglio tenerle per un’intera notte in freezer. Un ottimo metodo per capire se la pesca è congelata è provare a schiacciarla: se non fa succo, ma solo piccoli cristalli di ghiaccio, allora è congelata.
Ora trasferiamo i pezzi congelati in un contenitore ermetico adatto al freezer. Al massimo, un sacchetto per alimenti può andar bene, riempendolo per 3/4 e poi facendo uscire tutta l’aria prima di sigillarlo. Oppure, usiamo una macchina per il sottovuoto.
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Le pesche congelate possono essere utilizzate anche dopo 6 – 12 mesi. La cosa migliore è scrivere su un’etichetta la data di congelamento ed attaccarla sul contenitore, così sapremo sempre da quanto le conserviamo in freezer.
F. B.