Allarme gelati: ritirati alcuni lotti contaminati da ossido di etilene appartenenti a marchi noti. Tutti i dettagli.
Si estende la lunga lista dei richiami di prodotti ritirati e banditi dall’Unione Europea per la presenza di ossido di etilene superiore ai limiti di legge. L’allarme gelati parte da Malta, dove gli organi competenti hanno ritirato alcuni alimenti di noti marchi come Milka e Toblerone, in via precauzionale. La causa si deve alla presenza del pericoloso pesticida, ormai vietato nella produzione alimentare. Tutti i dettagli sui lotti ritirati.
La Direzione per la salute ambientale della Soprintendenza alla sanità pubblica maltese ha ritirato dal mercato alcuni lotti di gelato. Questi infatti hanno al loro interno un alto livello di ossido di etilene, un potente pesticida utilizzato per combattere funghi, virus e batteri dagli alimenti. L’allerta, da prima riguardante alimenti di uso quotidiano come cracker, torte, yogurt, latticini e pesce, riguarda ora i gelati. In particolare la sostanza chimica contaminerebbe la farina di carrube, un addensante ampiamente utilizzato nell’industria dolciaria. Sono 3.500 i prodotti ufficialmente ritirati dalla Sanità maltese in cui sono stati rinvenuti livelli di ossido di etilene nettamente superiori al consentito. Oltre alla farina di carrube, un altro ingrediente a rischio, che compone i gelati, è la gomma di guar.
Anche se il richiamo non riguarda direttamente prodotti italiani, l’allarme fa riflettere sull’impiego ormai smisurato dell’ossido di etilene, altamente tossico e cancerogeno per l’uomo. Inoltre, poco tempo fa, il richiamo aveva coinvolto anche famosi marchi come Twix, Bounty, Sneakers. Di recente anche un noto dolce a marchio Valdenza, le Bisfrolline, sono state richiamate per presenza di ossido di etilene. Ecco di seguito i lotti di gelati francesi ritirati dal mercato:
La contaminazione dunque non riguarda più solo i semi di sesamo ma si è estesa anche alla farina di semi carrube. Numerosi prodotti italiani risultano contaminati da questo potente pesticida, il cui uso è stato ufficialmente bandito dall’Unione Europea.
Per ulteriori dettagli sui prodotti richiamati consultare questo sito francese, cliccare a sinistra su “Alimentation” e successivamente selezionare “Produits sucrée”.
Sophia Melfi