Secondo l’Università di Berkeley sono i limiti che regolano le relazioni. Si chiamano confini personali. Scopriamo perché è importante porli e difenderli.
Sono indubbiamente soggettivi ma li abbiamo tutti. Stiamo parlando dei confini personali, ovvero dei limiti che poniamo per noi stessi e che aiutano a regolare le nostre relazioni interpersonali. Scopriamo come porli, perché e soprattutto quali sono. Una volta appresi, sarete, infatti, in grado di conoscervi meglio, e anche gli altri ne gioveranno. Non si tratta di sollevare barriere o allontanare i propri cari, ma di mettere in chiaro quali sono le modalità e le situazioni che apprezziamo e quelle no. A volte, pertanto, potrebbe essere necessario difenderli ed implementarli. E noi vi spieghiamo come.
I confini personali in psicologia
L’Università di Berkeley, in California, ha stabilito che i confini personali sono i limiti entro i quali decidiamo di gestire le nostre relazioni. Secondo gli psicologi, si dividono in 5 categorie:
- Confini fisici: hanno a che vedere col contatto fisico, quindi coinvolgono anche le persone sconosciute. Alcuni esempi sono: il bacio sulla guancia, una carezza sul braccio o un abbraccio;
- Confini emotivi: sono i limiti che entrano in gioco quando condividiamo le nostre questioni personali. Possono riguardare persone, discorsi o situazioni, quindi si riferisocno anche all’impegno che desideriamo mettere in campo;
- Confini sessuali: regolano il personale livello di comfort nelle richieste sessuali. Pertanto, sono applicabili anche alle relazioni monogame di lungo corso;
- Confini temporali: si tratta del tempo che siamo disposti a dedicare a un determinato evento o persona;
- Confini materiali: includono tutti i possedimenti che non siamo disposti a condividere con gli altri.
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Se hai i confini personali deboli
Ognuno di noi li ha, e li pone spesso senza nemmeno rendersene conto. Possono essere più o meno permeabili, a seconda della nostra personalità, e riguardano tutte le nostre relazioni.
Ma diversi non vuol dire sbagliati. A meno che non ci facciano sentire a nostro agio. Ecco perché è importante riconoscerli, per poterli comunicare efficacemente.
Un confine personale è una preferenza, che una volta stabilita, può anche implementare i rapporti. Perché ci mette a riparo da situazioni spiacevoli e stressanti, e consente agli altri di conoscerci meglio e più a fondo.
Come stabilire confini personali
Le persone con confini personali cosiddetti rigidi preferiscono avere pochi amici e conoscenze. Sono quelle che non condividono tutto, neanche con i propri partner.
Quelle più permeabili tendono, invece, ad accontentare facilmente gli altri. Sono anche le persone che meno riescono a dire “no”.
Si definiscono, invece, salutari, i limiti di coloro i quali sono già al corrente delle proprie preferenze, e non sono dispost* a comprometterle. Sono più riservati e fedeli a se stessi dei secondi.
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Come difendere i confini personali
Per difendere i propri voleri, sono necessarie alcune semplici espressioni. Metodologie facili e veloci per farsi conoscere senza dover inventare scuse né dare spiegazioni (e quindi onorare i propri confini emotivi).
Frasi come: “non mi piace”, “non ho la forza mentale per occuparmene”, “riesco solo per una scappata” sono alcune di queste. E il discorso vale per tutte le tipologie di limiti personali.
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La Ica