Nuova tv, tutto sta per cambiare. Anche il modo di guardare la televisione. Occorre, quindi, un nuovo mezzo di fruizione: come ottenerlo con agevolazioni.
“La tua tivù cambia”, questa è la frase più ricorrente negli spot televisivi dell’ultimo periodo. Un cambiamento ci sarà per davvero e sarà nelle frequenze: ormai viviamo nel mondo dell’HD, Alta Definizione, e certe dinamiche si modificano per restare probabilmente sempre uguali. Nel senso che esteticamente la televisione è cambiata nella sua forma ma non nella sua fruizione: da grandi a piatti gli schermi, ma sempre in salotto o in camera stazionano, eppure in questo passaggio si celano anni di storia.
Quella che adesso vedrà la televisione di Stato cambiare frequenze, in tal senso c’è anche un Decreto del Governo e, a partire dal prossimo 23 Agosto, occorrerà adeguarsi. A che prezzo? Lo spiega bene la norma in questione che prevede un bonus per rottamare – termine ricorrente nel recente passato non solo rispetto agli ausili – il vecchio televisore per prenderne uno nuovo. Prende il nome di “Bonus rottamazione” ed è possibile ottenerlo anche in tempi brevi.
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“Il bonus – si legge in Gazzetta Ufficiale – consiste nel 20% di sconto sul prezzo d’acquisto del nuovo televisore. Arriva fino a un massimo di 100 euro ed è possibile ottenerlo rottamando i vecchi televisori non conformi agli attuali standard tecnologici”. L’agevolazione è cumulabile con quella già in vigore a partire dal 18 Ottobre 2019 che prevedeva un importo dedicato all’acquisto di tv o decoder per quello che, all’epoca, venne definito lo “switch digitale”.
Il provvedimento – nello specifico – è rivolto a tutti coloro che non hanno limiti di Isee. Non ci sono limiti di reddito per ottenerlo, è disponibile un solo bonus per ciascun codice fiscale di persone che presentano i requisiti richiesti. La tv sta per cambiare nella sua conformazione, ma i cittadini saranno accompagnati in questo cambiamento: epocale per certi versi, dato che segna una trasformazione collettiva nell’approcciarsi alle nuove trasmissioni. Non solo dal punto di vista dei programmi proposti: Internet e tv andranno a braccetto. Web ed etere radiotelevisivo saranno una cosa sola.