Si sa, ciò che è fresco e di stagione fa bene. Ma se vi va qualcosa che di stagione non è? Anziché ricorrere alle serre, meglio frutta e verdure congelate.
Bisognerebbe sempre mangiare verdure fresche e di stagione. Meglio ancora se biologiche. Eppure, diversi studi hanno confermato come le verdure surgelate possano essere un’ottima alternativa. Per evitare gli sprechi e l’acquisto di prodotti ricchi di pesticidi. Mettiamo che vi venga voglia di mangiare qualcosa che non è più di stagione. E se siete allergic* o proprio non apprezzate determinata frutta o verdura? Ma sono utili anche a far ruotare gli alimenti; per non annoiarsi mai e assumere comunque i nutrienti. E poi le verdure congelate sono più facili da cucinare, non deperiscono e fanno risparmiare tempo e soldi.
Verdure congelate: le differenze con il fresco
Più di uno studio ha ormai confermato che le verdure congelate fanno bene. In alcuni casi, anche più di quelle fresche. Ma vediamo i dati più da vicino.
Fu uno studio americano a dichiarare come sbollentare e poi congelare le verdure, per un periodo massimo di 2 mesi, non intacchi assolutamente le proprietà degli ingredienti.
Addirittura, una ricerca del 2015 ci tenne a precisare che il congelamento aveva reso fagiolini, fragole e mirtilli surgelati, più ricchi di vitamina C e tocoferolo.
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Basso era invece, (oltre al prezzo), il livello di betacarotene. Così come in mais, carote, piselli, spinaci e fragole. Mentre nessuna differenza è stata riscontrata nella presenza di riboflavina.
Stesso discorso per il cavolo, analizzato da un altro gruppo di ricercatori. Che hanno notato come il corrispettivo surgelato avesse una maggior quantità di antiossidanti.
Perché frutta e verdura surgelate sono meglio di quelle fresche
Questo è dato, probabilmente dal fatto che il congelamento blocca il deperimento. Che nel caso delle verdure fresche avviene già col trasporto e, successivamente, con la conservazione in frigorifero.
Frutta e verdura vengono, infatti, surgelate subito dopo la raccolta. Ed è per questo che sono in grado di mantenere molti dei nutrienti.
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A differenza del procedimento di sbollentatura delle verdure in lattina. Secondo una ricerca, sono infatti in grado di perdere dall’8% al 90% di acido ascorbico. Percentuali ottenute analizzando, rispettivamente, biete e carote. Fatta eccezione per i fagiolini.
Risultati simili sono stati riscontrati anche nei pomodori. Mentre per quanto riguarda il prodotto surgelato, le perdite più significative di nutrienti le hanno riscontrate spinaci, broccoli (-20%) e fagiolini (30%).
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Perdite che sono, invece, trascurabili in carote, asparagi e legumi e che, vanno dal 50% al 100% di fagiolini, piselli e spinaci freschi.
Per quanto riguarda le vitamine del gruppo B, lo studio ha dimostrato come fresco e congelato si allineino sugli stessi numeri (tra il 24% ed il 35% in meno di vitamine).
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La Ica