Ritiro alimentare: rischio chimico per un noto prodotto estivo che non proviene dai nostri mari. Tutti i dettagli.
Ritiro alimentare: questa volta tocca a dei crostacei indopacifici sgusciati e congelati. L’alimento, prodotto in un’azienda di Frisa, è stato etichettato con una data di scadenza che supera quella originale. Il rischio microbiologico e chimico è altissimo, non consumate questo prodotto. Tutti i dettagli.
Il Ministero della Salute ha appena pubblicato un avviso alimentare. Il ritiro questa volta riguarda un lotto di gamberoni indopacifici sgusciati e congelati singolarmente, prodotti in un’azienda italiana a Frisa. La denominazione di vendita esatta del prodotto è “code di gambero indopacifico sgusciato e congelato individualmente”, mentre il marchio è ZHEJIANG FUNDAY FOOD CO. LTD., INDUSTRIAL PARK SHANGMA, SHITANG TOWN WENLING CITY, ZEJIANG, CHINA. Il prodotto tuttavia è smistato e commercializzato in un’azienda italiana a Frisa (Ch), Di Battista Food s.r.l. situato in via Colle della Fonte, numero civico 75. L’allerta alimentare si data al 16 luglio 2021.
Il motivo del richiamo alimentare promosso dal Ministero della Salute dopo un esame a campione del prodotto, è un elevato rischio microbiologico. Il prodotto infatti è stato etichettato con una data di scadenza diversa e superiore a quella originale. Di fatto, l’alimento è scaduto ed è stato venduto in queste condizioni di elevato rischio chimico e batterico. Nell’avvertenza si incita il cliente a non consumare il prodotto e riportarlo al punto vendita più vicino. Purtroppo non è il primo prodotto richiamato per rischio microbiologico. Tanti altri cibi recano una data di scadenza che oltrepassa quella originale causando enormi danni alla salute dell’uomo. Per esempio, qualche settimana fa era il caso del vitello tonnato o del salame commercializzato dalla Renzini S.p.a.
Il lotto da non consumare e riportare immediatamente al punto vendita è il numero 062, con data di scadenza al 04-05-2022. L’unità di vendita è di pacchi 10 kg costituiti da due confezioni da 500 grammi ciascuna circa. Inutile dire che se si supera la data di scadenza prevista, il prodotto è altamente nocivo per la salute dell’uomo.
Sophia Melfi