Ricetta vegana del pesto alla genovese, una rivisitazione fatta per coloro che hanno eliminato dalla propria alimentazione i prodotti di origine animale.
Il pesto alla genovese è un condimento conosciuto in tutto il mondo come una salsa italiana dal sapore fresco e saporito.
Le leggende che si susseguono su questa speciale salsa, sono molteplici e una più fantasiosa dell’altra. Lo stesso si può dire delle ricette sperimentate negli anni.
Ognuno toglie o aggiunge ingredienti a suo piacimento, tuttavia questa salsa non delude mai. Vediamo la ricetta vegana del pesto alla genovese, in cosa consiste.
La ricetta del pesto originale, non è poi così antica, risale infatti alla metà del XIX secolo.
Il primo a citarla pare sia un noto gastronomo dell’epoca, Giovanni Battista Ratto nella sua opera “La Cuciniera genovese”.
In Liguria l’utilizzo delle erbe aromatiche risale già al Medioevo, quando i ricchi le usavano come spezie e i poveri per arricchire le minestre.
Il pesto ha raggiunto una grande popolarità nel mondo anche grazie agli equipaggi delle navi mercantili e anche passeggeri.
Da quel momento il pesto ne ha viste di ricette più o meno originali, arricchite o leggere, come questa ricetta vegana del pesto alla genovese.
Vediamo quali gli ingredienti e la preparazione di questo eccezionale condimento italiano, in una versione moderna ovvero la ricetta vegana del pesto alla genovese.
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Con il termine “vegano” si intende una persona che ha deciso di eliminare tutti gli alimenti di origine animale.
Considerato che il vegano non mangia carne (anche pesce, ovviamente), uova, latte e suoi derivati, miele e quant’altro di origine animale, nella ricetta vegana del pesto alla genovese mancherà ovviamente il formaggio.
Come si nota il formaggio è stato sostituito dal lievito alimentare. Si tratta di una particolare lavorazione del lievito di birra, che conserva tutte le sue proprietà nutrizionali. Viene spesso utilizzato per sostituire il formaggio grattugiato sia da vegani che da intolleranti ai latticini. Questo lievito è fonte di proteine, vitamine del gruppo B (ma non la B12, attenzione!), fibre e ferro.
Lavare accuratamente le foglie di basilico se le avete colte dalla pianta, frullarle, o pestarle con un pizzico di sale, uno spicchio d’aglio (sempre meglio eliminare il germoglio interno) 30 grammi di pinoli e un filo d’olio. Utilizzare un cubetto di ghiaccio per mantenere il pesto di un bel colore verde brillante.
Per conservarlo, basterà versalo in una ciotola di vetro con un tappo ermetico e potrà mantenersi anche 3-4 giorni.
In alternativa è possibile congelarlo e lasciarlo scongelare naturalmente al momento dell’utilizzo.
Raffaella Lauretta