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Bonus matrimoni: cos’è, come funziona e chi ne ha diritto

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Redazione Inran

Una buona notizia per i futuri sposi d’Italia: arriva il bonus matrimoni, l’aiuto economico per sostenere le spese delle nozze. Ecco di cosa si tratta e come fare per richiederlo.

(Foto Pexels)

Di nuovo il governo arriva in aiuto dei cittadini: questa volta gli incentivi sono destinati alle coppie di futuri sposi. Una buona notizia che potrebbe aiutare a rendere magico e davvero speciale questo giorno importantissimo per gli innamorati. Vediamo in che cosa consiste il bonus matrimoni: come funziona, chi ha diritto a riceverlo e soprattutto quali spese possono essere coperte grazie all’aiuto dello stato.

Cos’è il bonus matrimoni

Per aiutare i cittadini italiani l’attuale governo ha istituito un decreto sostegni bis, ovvero un ulteriore misura che si aggiunge a quella omonima entrata in vigore lo scorso marzo nel pieno della pandemia. Il decreto ha il fine di risollevare imprese, lavoro, servizi territoriali, salute e giovani, categorie molto colpite dagli effetti del virus.

(Foto Pixabay)

Il decreto sostegni prevede quindi dei fondi destinati a diverse sfere e categorie, per aiutare economicamente i cittadini e le attività. All’interno del decreto è presente anche un provvedimento per supportare i matrimoni: sia le coppie di sposi ma anche e soprattutto tutti i professionisti del settore.

Non è la prima volta che sentiamo parlare di incentivi statali destinati ad attività che potrebbero sembrare non prioritarie. Ad esempio, poco tempo fa, aveva molto fatto discutere il bonus vacanze 2021. In realtà queste misure servono ad aiutare i settori terziari come quello turistico o della ristorazione.

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In cosa consiste il bonus matrimoni

È proprio in quest’ottica che il decreto ha concepito il bonus matrimoni: a beneficiare dell’aiuta saranno in primis i lavoratori appartenenti alla categoria. I wedding planner professionisti, così come chiunque abbia una partita IVA o operi nella ristorazione specializzata in matrimoni, avranno dei significati aiuti economici.

(Foto Pixabay)

Chi lavora nel settore potrà infatti accedere a un contributo a fondo perduto che corrisponde al 30% della differenza tra il reddito registrato nel 2019 e quello del 2020. Chi invece ha aperto un’attività wedding dopo il 1° gennaio del 2019 può fare richiesta e ottenere un bonus di 5.000 euro.

Non soltanto i professionisti possono beneficiare dell’aiuto. Anche le coppie di sposi possono ottenere una detrazione pari al 25% della spesa sostenuta per le nozze, questo è però applicabile ad un importo massimo di 25.000 euro.

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Quali spese copre il bonus

Gli sposi che pronunceranno l’importantissimo “sì” nel 2021, nel 2022 e nel 2023 saranno idonei ad usufruire della detrazione del 25% di cui abbiamo parlato prima. La somma sarà ricevuta in cinque quote distribuite durante l’anno e divise egualmente.

Le spese che potranno essere coperte dal bonus riguardano:

  • Abiti per la sposa e per lo sposo;
  • Trucco e capelli curati da professionisti;
  • Fiori;
  • Fotografo e servizio fotografico;
  • Wedding planner;
  • Affitto dei locali per la cerimonia e per il ricevimento;
  • Catering e ristorazione.

Elena O.

Redazione Inran