Ormai sul mercato sono presenti molti cosmetici bio e plant-based. E lo smalto ecologico? È davvero possibile che esista? La nostra ricerca dice di sì.
È uno dei cosmetici più inquinanti e meno facili da realizzare in modalità green, eppure lo smalto ecologico esiste veramente.
Molte marche si sono concentrate sulla possibilità di inserire ingredienti biologici nelle loro formulazioni, per migliorare la salute delle unghie ed incentivare all’acquisto, altre hanno provato a puntare sulla sostenibilità dei processi produttivi, concentrandosi sulla realizzazione di smalti green che siano anche vegan-friendly e cruelty-free. Ne esistono, infatti, alcuni con il 100% di ingredienti organici e altri che hanno detto addio ai solventi.
Non sembra vero, eppure sul mercato sono presenti ormai una quantità discreta e ben diversificata di smalti green. Vediamo quali sono e in che modo sono ecologici.
Sul mercato ci sono soprattutto le formule “10-free” ovvero prive di formaldeide e resina di formaldeide, piombo, toluene, DBP, canfora, ethiltosylamide, acetone, TPHP e parabeni.
Sono quelli più conosciuti, e grazie alla loro formulazione, più vicini a quelli classici. Non sono molto sostenibili, ma sono meno tossici.
Lo smalto che, invece, grazie alla microincapsulazione, offre colori brillanti, buon profumo e resistenza, ha il 100% di ingredienti naturali. Si trova ormai anche nei saloni di bellezza ma potrebbe non piacere ai vegani.
Nell’INCI dello smalto organico, oltre all’alcol di origine naturale, è infatti presente lo shellac, ovvero la gommalacca vegetale ottenuta lavorando la secrezione di un insetto simile alla coccinella. Pertanto, non è cruelty-free.
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Ma niente paura, in commercio sono presenti anche smalti ad acqua. La loro resistenza è ovviamente inferiore a quelli classici, e il prezzo? Decisamente più elevato.
Essendo, oltretutto, ancora molto poco conosciuti, le colorazioni sono meno variegate, ma è un inizio. E il lato positivo è che possono essere rimossi secondo la tecnica del “peel-off”, cioè senza l’aiuto di solventi.
Altrettanto diffuse sono le formule vegane e clean. Queste differiscono dallo smalto bio per la presenza di pigmenti sintetici, che abbassano il prezzo e le rendono anche, assolutamente adatte a chi è vegano.
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Lo smalto all’acqua ha il vantaggio di presentarsi in un contenitore di plastica, che può, cioè, essere riciclato.
Il tempo per l’asciugatura è, però, mediamente più lungo (circa 20 minuti), ma è ideale per chi è in gravidanza, a rischio allergia o ha le unghie fragili.
I polimeri presenti negli smalti vegan e clean sono in grado di garantire un ottimo risultato, anche in termini di brillantezza. La loro asciugatura è più rapida, ma sono meno delicati sull’unghia di quelli a base d’acqua.
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Dipende dalla tipologia che si sta cercando, ma i negozi a marca sono presenti anche in Italia. È poi possibile trovarli presso le profumerie bio e, molto più facilmente, su internet.
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La Ica