Per ridurre gli sprechi si possono utilizzare le creme solari un anno dopo averle aperte o sono scadute? Ecco tutto ciò che c’è da sapere per non correre rischi sotto i raggi del sole.
Capita spesso che, terminata la stagione estiva, rimangano delle confezioni di crema solare non completamente utilizzate. Come tutti i prodotti per la persona anche i solari hanno una data di scadenza indicata sulla confezione. Dopo un anno è possibile utilizzare ancora le creme solari della stagione passata o è meglio sostituirle? Come ormai sappiamo la protezione dai raggi UV è fondamentale, ecco tutto ciò che c’è da sapere per ridurre gli sprechi in sicurezza.
Creme solari: scadono davvero?
Quasi tutti i prodotti cosmetici indicano sulla propria confezione un numero massimo di mesi entro cui utilizzane il contenuto. Superato questo tempo creme e cosmetici potrebbero deteriorarsi ed essere meno efficienti o danneggiare la pelle irritandola.
Questo vale ovviamente anche per le creme solari che solitamente suggeriscono l’utilizzo entro 12 mesi dall’apertura della confezione. I meno informati potrebbero aver riutilizzato per anni lo stesso prodotto non ponendosi il problema, ma è salutare farlo?
L’indicazione fornita dai produttori è innanzitutto una tutela per loro in quanto dopo un anno il prodotto potrebbe modificarsi e non garantire più l’efficacia originaria. In questo modo le aziende si sollevano dalla responsabilità dei danni che potrebbe causare l’utilizzo improprio della loro merce.
Questa indicazione fa sì che molte persone gettino via i flaconi mezzi pieni. Non tutti però sanno come riciclare i cosmetici scaduti e dove buttarli e in molti poi, per ridurre gli sprechi, decidono di riutilizzare le creme. Un test sui solari ha dato una risposta definitiva al problema sulla sicurezza.
Il test sui solari un anno dopo l’apertura
Le scottature solari hanno delle conseguenze ed evitarle è molto importante. Altroconsumo ha condotto un test sull’efficacia delle creme solari ad un anno dall’apertura per scoprire quando i prodotti diventano inefficaci contro i raggi UV.
La rivista ha analizzato tre tra le creme più scelte dai consumatori: Nivea Sun Kids Protect & Sensitive 50+, Aptonia 50+ kids e Garnier Ambre Solaire Kids Advanced Sensitive 50+.
Nel test sono stati tenuti in considerazione anche gli sbalzi termici e le alte temperature che i flaconi subiscono sulle spiagge e nei luoghi di vacanza. Dai risultati è emerso che nessuna delle tre creme abbia subito delle modifiche in quanto a colore, consistenza e odore.
Anche per quanto riguarda l’efficacia i tre prodotti hanno resistito al tempo e alla temperatura mantenendo gli stessi livelli di protezione originari. Secondo Altroconsumo alcune associazioni europee per i consumatori hanno condotto lo stesso test ottenendo gli stessi risultati per altri cinque prodotti.
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Si possono utilizzare le creme solari dopo un anno?
È necessario assicurarsi delle condizioni del prodotto prima di utilizzarlo ad un anno dall’apertura. Innanzitutto come aspetto, ovvero consistenza, colore e odore, deve essere in tutto e per tutto uguale alle condizioni originali.
Se gli ingredienti si sono divisi, ad esempio la parte oleosa si è separata da quella cremosa, o se l’odore è rancido la crema va buttata. Per far durare più a lungo i flaconi è buona cosa conservarli in luoghi freschi e asciutti durante l’anno e anche durante l’estate.
Inoltre è bene considerare che i prodotti biologici o con ingredienti naturali tendono a deperirsi più rapidamente di quelli più chimici presi in analisi da Altroconsumo. In ogni caso il primo utilizzo va eseguito con cautela per verificare che il prodotto protegga ancora dai raggi del sole.
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Infine per prevenire il problema ed evitare sprechi un ottimo consiglio è quello di utilizzare i prodotti dell’estate precedente durante la primavera successiva, quando si inizia ad uscire al sole un po’ scoperti e la protezione dopo l’inverno è comunque necessaria.
Elena O.