Ritiro alimentare Coop: presenza di ossido di etilene in un noto prodotto da forno diffuso in tutti i supermercati italiani. Di cosa si tratta.
Ancora una volta è ritiro alimentare per un noto prodotto da forno diffuso alla Coop e in tutti i supermercati italiani. Si tratta di una crostata di ciliegie a marchio Lago in cui è stata rilevata la presenza di ossido di etilene. L’ingrediente killer è vietato per la produzione di alimenti in quanto estremamente tossico e nocivo per l’essere umano. Vediamo di cosa si tratta.
E’ arrivata un’altra segnalazione dall’Associazione Consumatori che denuncia la sospetta presenza di ossido di etilene in un lotto di crostate alla ciliegia a marchio Lago. La denuncia riporta anche il rischio di convulsioni e reazioni allergiche critiche dopo averla mangiata. Il noto supermercato Coop ha segnalato la presenza di sostanze tossiche in un lotto specifico di crostate a marchio Lago, venduto in confezioni da 350 grammi ciascuna con termine minimo di conservazione al 15/02/2022.
Il prodotto è stato distribuito solo in alcuni supermercati in Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Toscana, ma la denuncia arriva da Padova. Di Padova è anche lo stabilimento Lago Group Spa di via Roma 24, a Galliera Veneta. In particolare si tratta dell’azienda di via Vittorio Veneto 103 a Tombolo. In via strettamente precauzionale si raccomanda di non consumare il lotto di crostata alle ciliegie segnalato e di riportarlo immediatamente al punto vendita in cui è stato acquistato.
L’ossido di etilene può provocare gravi problemi alla salute dell’uomo. Se ingerito, può comportare convulsioni, gravi reazioni allergiche, colpi apoplettici e coma, nei casi più problematici. Non è la prima volta che un lotto alimentare viene segnalato per la presenza di ossido di etilene, bandita dal mercato italiano. L’ossido di etilene si usa come conservante in molti cibi in quanto uccide muffe, funghi e batteri in modo rapido. Ha un elevato livello tossico e causa nausea, vomito, mal di testa e diarrea. Nei casi più gravi provoca tumori, leucemie e linfonodi nel cervello. Per questo motivo è severamente vietato il suo utilizzo a scopo alimentare.
Sophia Melfi