Prodotto ritirato per presenza di Lisozima non dichiarata. Segnalati alcuni alimenti provenienti da Cina e Bulgaria. Di cosa si tratta.
In quest’estate 2021, il Ministero della Salute ha già ritirato dal mercato 136 per rischio chimico e contaminazione. Le segnalazioni sono state molteplici, ma questa proveniente dall’Associazione Consumatori riguarda la presenza non dichiarata di Lisozima in Grana Padano e funghi secchi. E’ allerta nel mercato europeo per questo prodotto ritirato. Vediamo di cosa si tratta.
Recentemente, il Ministero della Salute ha segnalato alcuni alimenti per la presenza di sostanze tossiche non autorizzate. E’ stata rilevata la presenza non dichiarata di Lisozima in un lotto di Grana Padano italiano, diffuso in tutto il territorio. In seguito si rileva anche la presenza di tetrametrina, una sostanza tossica, in funghi secchi provenienti da Bulgaria e Cina. Il fungo in questione appartiene alla famiglia Boletus edulis e simili e, oltre alla tetrametrina, è stata segnalata anche la presenza di pesticidi in erba Brahmi in polvere dall’India. Tutte sostanze importate dal mercato estero.
Tra i prodotti non autorizzati, ma diffusi nei supermercati italiani si segnala anche farina di riso da prodotto geneticamente modificato di origine sconosciuta.
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Il Lisozima è un enzima presente in larga parte in tessuti animali e ha una funzione battericida. Si ritrova anche in secrezioni biologiche come saliva, lacrime, muco nasale, sperma, latte e nelle uova (l’albume ne contiene grandi quantità). Questo enzima attacca la parete cellulare dei batteri e ci protegge dalle infezioni. Pur essendo una proteina naturale, contenuta nel latte materno e in alcuni formaggi, se assunta in eccesso può causare reazioni allergiche, nausea e vomito. I sintomi di un’intossicazione alimentare.
Tra gli alimenti segnalati dal Ministero figurano anche riso istantaneo Ogm con salsa alle capesante e funghi shiitake dalla Cina, cromo in forchette d’acciaio provenienti dalla Cina, aflatossine in pistacchi senza guscio provenienti dall’Iran. E ancora si segnala la presenza di aflatossine in arachidi dalla Cina, mercurio in lombi di pesce spada decongelati dalla Spagna.
Sophia Melfi