Violenza psicologica: ecco i 5 segnali da non sottovalutare per riconoscerla. Di cosa si tratta.
Violenza psicologica o manipolazione emotiva: due argomenti di cui si sente parlare spesso. Di cosa si tratta? Secondo gli esperti è una pratica malsana impiegata da chi è incapace di chiedere ciò che vogliono in maniera diretta. In questo frangente, queste persone utilizzano una tecnica di manipolazione emotiva per ottenere ciò di cui hanno bisogno. Non sempre, si è in grado di riconoscere quando qualcuno ci manipola. Gli esperti quindi hanno individuato i segnali più comuni che ci fanno capire di essere vittime di questa pratica. Vediamo quali sono.
Spesso, nelle relazioni, non ci si accorge di vivere una situazione tossica per via dell’amore che si prova nei confronti del partner. Accecati dal sentimento o dalla paura di rimanere soli, si accetta qualsiasi comportamento anche manipolatorio nei nostri confronti. Analizzando da fuori determinate situazioni, però, ci si rende subito conto quando si è davanti ad uno squilibrio emotivo o psicologico. Ecco i 5 segnali più frequenti che confermano la presenza di manipolazione psicologica.
Spesso, “il carnefice”, induce la vittima a fare ciò che vuole o, al contrario, a non fare qualcosa con parolacce, intimidazioni, minacce. Questo è chiaramente uno dei segnali di pressione e violenza psicologica sulle debolezze e sulla fragilità dell’interessato per ottenere un proprio scopo. Facendo leva sulla paura, si induce la vittima a non contraddire il carnefice.
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Il manipolatore spesso induce la vittima a sentirsi in colpa, anche senza un apparente motivo. Si tratta di minacce implicite, meno dirette delle prime, ma che comunque obbligano l’altro a soddisfare una propria volontà facendo leva sul senso di colpa immotivato.
I manipolatori inoltre ricorrono frequentemente a complimenti e lodi fasulle, forzate solo per adularvi e convincervi a fare ciò che vogliono. Lo scopo è quello di conquistare la vostra più completa fiducia e indurvi ad agire secondo il proprio volere.
Non esiste generosità o altruismo per il carnefice. Egli fa piaceri, favori o complimenti solo per scopo di lucro personale. Quando gli torna qualcosa indietro, allora può decidere di agire a vostro vantaggio in qualsiasi relazione, di amicizia o sentimentale.
Il manipolatore odia essere contraddetto e non tollera le opinioni che differiscono dalla sua, anche se non lo dà a vedere. Basta infatti un punto di vista diverso per smascherare la rabbia e il suo reagire in maniera spropositata. Le opzioni sono due: reagire duramente e con cattiveria soffocando il parere altrui o intervenire con dell’ironia di cattivo gusto. Sono questi i segnali che vi fanno capire di avere a che fare con un manipolatore emotivo.
Sophia Melfi