L’insalata poke è un piatto che sta spopolando per la sua freschezza e semplicità ma attenzione a quelle che contengono tonno e salmone. Ecco quali sono i rischi di consumare un’insalata poke.
In quasi tutte le città è ormai esplosa la moda dell’insalata poke, ma attenzione è davvero così salutare e che rischi può presentare? Il piatto più in voga del momento arriva dalle isole Hawaii, ed è composto, secondo tradizione, solo da quattro ingredienti: pesce crudo, alghe, noci kukui e sale marino. In realtà la versione che mangiamo noi, quindi, è molto diversa dall’originale. Esistono molte versioni di queste coloratissime insalate, possono avere una base di riso, quinoa o tantissimi altri ingredienti. La caratteristica in comune di tutte le ricette però è la ciotola nella quale il piatto viene servito, detta anche bowl. Ma il consumo di questo piatto può avere dei rischi? Vediamo insieme quali possono essere.
Può sembrare scontato da dire ma l’insalata poke può far correre gli stessi rischi del sushi a causa del pesce crudo. Attenzione perché è proprio questo ingrediente che ci espone ad alcuni rischi. Si tratta infatti di tonno o salmone crudo che, nel caso non sia fresco, di qualità o ben conservato può portare, a delle intossicazioni alimentari.
Il piatto in generale è molto sano e può apportare molte vitamine, sali minerali, antiossidanti e fibre grazie alla presenza di frutta e verdura, mentre il pesce e le alghe garantiscono la presenza di iodio e anche alcune proteine di ottima qualità, i benefici degli Omega 3 e del ferro. Il rischio più importante, come abbiamo accennato, può derivare dal pesce crudo, che se non fresco può portare a un intossicazione alimentare con conseguenze anche gravi. Purtroppo il tonno e il salmone sono alimenti molto delicati e vanno subito a male, quindi devono essere mangiati freschissimi o bisogna assicurarsi che il ristorante abbia utilizzato un abbattitore per la loro conservazione.
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In caso contrario le intossicazioni alimentari avvengono a causa della presenza all’interno dei prodotti di parassiti come l’Anisakis. Per quanto riguarda il pesce affumicato, invece c’è anche il rischio di contaminazione da nitrititi e nitrati. Pochi giorni fa il Ministero della salute ha ritirato un lotto di tonno per rischio chimico.
I rischi però non finiscono qui perché anche il riso può giocare brutti scherzi se conservato male. La base di queste ricette è spesso il riso freddo. Come tutti i cereali cotti possono diventare l’habitat ideale per la proliferazione di un batterio, il Bacillus Cereus, che produce spore, che producono tossine. Queste ultime, capaci di scatenare gastroenteriti, coliche, nausea, vomito.
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Questo può succedere se lasciamo raffreddare il riso prima di unire i condimenti. Quando disponiamo la nostra insalata sul tavolo, in attesa che arrivino gli ospiti. O quando il ristoratore prepara la mattina le ciotole di poke da servire all’ora di pranzo.
Laura Della Corte