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Salute e Benessere

Herpes Simplex: come comportarsi se si contrae questo virus in gravidanza

Pubblicato da
Maria Marinelli

Facciamo una panoramica approfondita sull’herpes simplex: vediamo cos’è, i vari tipi e come si deve comportare una donna in gravidanza che lo contrae.

(foto pexels)

In questo articolo andremo ad approfondire l’herpes simplex: vediamo di cosa si tratta, in che modo ci si può contagiare, ma soprattutto cosa può accadere se si trasmette in gravidanza.

Una malattia infettiva

L’herpes simplex è una malattia infettiva che si manifesta solo ed esclusivamente sull’uomo. Tale malattia non solo è molto contagiosa, ma è anche fastidiosa in quanto può portare moltissimo prurito. L’herpes simplex infatti si manifesta attraverso la nascita di bollicine pruriginose.

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Quando si parla di herpes si pensa soprattutto alla bocca, in questo caso però può nascere anche sui genitali. L’herpes simplex dunque può essere labiale o genitale. Parlando delle donne in gravidanza se si tratta dell’herpes labiale non ci sono rischi per il nascituro, se invece parliamo di quello genitale esso potrebbe essere trasmesso al neonato durante il parto.

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Le fasi dell’herpes simplex

Come abbiamo detto l’herpes simplex può comparire sia alla bocca, sia ai genitali. A prescindere però dalla parte del corpo che viene contagiata, questa infezione si manifesta attraverso tre passaggi.

Infezione primaria

Si tratta della fase numero uno, cioè quel periodo in cui nascono le vescicole portatrici di prurito. Esse compaiono quando il virus entra in contatto con la nostra pelle. Le vescicole possono essere anche dolorose, ma spesso alcune persone non si accorgono di avere tale sintomo. Può capitare infatti di essere portatore sano di herpes simplex ma di non si sono mai accorti di averlo.

(foto pexels)

Fase di latenza

La fase di latenza coincide con la permanenza di queste piccole vescicole piccole e tonde. Essa può durare dai 7 ai 12 giorni, ovviamente per coloro che hanno basse difese immunitarie trascorrerà più tempo prima della loro sparizione. Durante questa fase le vescicole cambiano colore, diventando bianche. Nel peggiore dei casi esse possono infettarsi lasciando qualche cicatrice.

Nuova fioritura

Non sempre le vescicole scompaiono definitivamente. Quando il soggetto ha un’influenza o è parecchio stressato esse possono ripresentarsi. Tra le circostanze in cui questa ipotesi può concretizzarsi c’è anche la gravidanza.

L’herpes genitale

Concentriamoci adesso sull’herpes genitale, poiché è proprio questa manifestazione che interessa le donne in gravidanza. Esso è molto meno comune di quello labiale, infatti soltanto il 10% della popolazione adulta ha avuto la sfortuna di averci a che fare. Si manifesta con vescicole che appaiono nella mucosa vulvare.

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Questo tipo di herpes è molto contagioso e si contrae attraverso i rapporti sessuali. Il motivo sta nel contatto diretto tra le vescicole ed i genitali. Un’altra fonte di contagio può essere costituita dai fluidi corporei. Infine può essere trasmesso a causa di un rapporto orale, dunque da un soggetto che ha l’herpes labiale.

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Herpes simplex in gravidanza: ecco come comportarsi

Quando una donna in gravidanza ha la sfortuna di contrarre l’herpes simplex genitale deve stare molto attenta. Durante la gravidanza non ci sono conseguenze per il feto, tuttavia il bambino potrebbe contrarre l’infezione quando la mamma andrà a partorire. Inoltre ci sono molte più possibilità di contagio se la madre ha contratto l’herpes poco prima del parto, mentre il rischio è più basso se lo ha avuto all’inizio del periodo.

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Per evitare che il bambino si contagi la prima cosa da fare è contrastare la presenza del virus nella donna durante gli ultimi tre mesi di gravidanza. A coloro che non hanno l’herpes genitale è consigliata invece la prevenzione: meglio dunque non avere rapporti sessuali nell’ultimo trimestre della gravidanza. In più si consiglia il parto cesareo, in questo modo si è sicuri al 100% che il nascituro non venga a contatto con le vescicole che la madre presenta.

Maria Marinelli

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