I risultati di uno studio recente hanno dimostrato delle correlazioni tra il far parte di una famiglia numerosa e l’aumento del rischio di eventi cardiovascolari nei membri della stessa. Vediamo insieme quali sono queste correlazioni.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, le malattie cardiovascolari (CVD), sono la principale causa di morte a livello globale. I rischi cardiovascolari in una famiglia numerosa sono spesso correlati. La storia familiare e fattori come il fumo e una dieta non sana sono fattori di rischio ben consolidati per questo tipo di malattie.
Oltre a una storia familiare di malattie cardiovascolari influenzata dalla predisposizione genetica, ci sono anche prove che dimostrano che la struttura familiare, in particolare l’ordine di nascita e la dimensione della famiglia, può influenzare il rischio di morte a causa di condizioni cardiovascolari.
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L’impatto dei rischi cardiovascolari all’interno di una famiglia numerosa è stato condotto tramite uno studio che ha coinvolto persone di età compresa tra 30 e 58 anni. Lo studio ha rivelato che il numero di fratelli e sorelle possono influenzare i rischi di eventi cardiovascolari in un periodo di tempo di 25 anni.
Un team di ricercatori guidati dal Prof. Peter Nilsson dell’Università di Lund in Svezia ha condotto questo studio. Le conclusioni sono state che uomini e donne con più di un fratello avevano un rischio di morte inferiore rispetto a quelli senza fratelli. Gli uomini con uno o due fratelli avevano un rischio inferiore di eventi cardiovascolari rispetto a quelli senza fratelli, mentre quelli con quattro o più fratelli avevano un rischio maggiore.
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Allo stesso modo, rispetto alle donne senza fratelli, le donne con tre o più fratelli avevano un rischio maggiore di eventi cardiovascolari. Inoltre, i primogeniti avevano un rischio inferiore di eventi cardiovascolari e coronarici rispetto a quelli nati dopo. Al contrario, i primogeniti avevano un rischio maggiore di mortalità complessiva rispetto ai fratelli secondogeniti. I ricercatori hanno specificato però, che questi studi sono solo la punta dell’iceberg e sono necessari ulteriori informazioni per comprendere le correlazioni tra l’insorgenza di problemi di salute e una famiglia numerosa.
Laura Della Corte