Vaccino Covid, spostare il richiamo delle dosi sarà possibile? La soluzione proposta dalle regioni.
Vaccino Covid, spostare il richiamo delle dosi sarà possibile? Apparentemente sì in Veneto, Campania, Lombardia e Sicilia in cui è stata richiesta flessibilità per la seconda dose del vaccino prevista a fine giugno. Vediamo i dettagli.
Luca Zaia, presidente della regione Veneto, ha dato l’input di diminuire e allentare le somministrazioni dei vaccini anti Covid nel periodo centrale dell’estate. Questo per non creare fastidi all’organizzazione delle vacanze estive dei cittadini, alle prese con l’impegno del richiamo. Nelle due settimane centrali di agosto, quindi, per non costringere i veneti a tornare anticipatamente dalle ferie estive, Zaia ha proposto di abbassare i ritmi della vaccinazione. Ci si prenderà una pausa dunque in attesa che i veneti ritornino dalle vacanze.
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L’app per la prenotazione dei vaccini online, e-Covid Sinfonia, è una vera e propria agenda della regione Campania per prendere appuntamento. Attualmente, con oltre 800.000 utenti e 3 milioni di attestati di vaccinazione visualizzati, ci si può prenotare per gli Open Days. Spostare il proprio richiamo in vista delle vacanze non è ancora possibile, ma la regione si sta organizzando per permetterlo.
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La flessibilità richiesta alle regioni è finalizzata ad evitare richiami durante le vacanze estive. In Lombardia e in Calabria quindi i cittadini non dovranno preoccuparsi se vorranno spostare all’ultimo la data del proprio richiamo. Sarà possibile farlo chiamando i call center o sui portali online regionali che consentiranno di spostare la seconda dose in base alle proprie esigenze. Attualmente, sia in Lombardia che in Trentino, gli spostamenti sono concessi solo per motivi di salute o di lavoro, come gli scrutini degli insegnanti.
La regione Piemonte ha dato l’input all’Asl di venire incontro alle richieste del cittadino, organizzando le date dei successivi richiami già durante la prima dose. Una certa flessibilità è già data dall’attesa obbligatoria tra una dose di vaccino e un’altra: 42 giorni per Pfizer e Moderna e da 4 a 12 settimane per AstraZeneca. Una soluzione adeguata potrebbe quindi essere quella di pianificare già le date dei prossimi richiami al momento della somministrazione della prima dose, onde evitare inconvenienti dell’ultimo minuto.
Sophia Melfi