Tiroide e Covid-19, le ultime direttive del Ministero della Salute sulla somministrazione del vaccino alle persone con tiroidite.
Tiroide e Covid-19, che vaccino somministrare in caso di una malattia autoimmune? Di recente una delle quattro Società italiane più importanti di area endocrinologica ha modificato le disposizioni del Ministero della Salute. Queste ultime si riferivano a delle raccomandazioni di somministrazione di un certo tipo di vaccino a chiunque fosse affetto da tiroidite di Hashimoto. Vediamo i dettagli.
Tiroide e Covid-19, le disposizioni del Ministero della Salute
Un documento risalente all’8 febbraio 2021 sosteneva che la somministrazione dei vaccini dovesse variare a seconda della malattia a rischio contratta dai pazienti. I vaccini che inducono difese immunitarie più forti devono essere somministrati a chi è più a rischio di contrarre il virus in maniera grave. I vaccini a mRNA (come Pfizer e Moderna) vanno somministrati quindi in caso di:
- diabete;
- diabete mellito di tipo 2;
- morbo di Addison;
- obesità;
- sindrome di down;
- tiroidite di Hashimoto.
Nello stesso documento risultava che le persone affette da tiroidite di Hashimoto dovevano ricevere un vaccino a mRNA perché capaci di produrre delle difese immunitarie più efficienti rispetto ai vaccini a vettore adenovirale. Oltre alla tiroidite, categorizzata come malattia autoimmune, rientrano artrite, colite ulcerosa, morbo di Crohn, psoriasi.
La modifica delle Società Scientifiche Endocrinologiche
Nel loro comunicato, tali Società hanno confermato il fatto che occorre somministrare i vaccini a mRNA a chi è più a rischio, specificando tuttavia che la tiroidite di Hashimoto è sì una malattia autoimmune, ma colpisce solo la tiroide e non comporta patologie endocrinologiche gravi colpendo anche altri organi. In base a queste premesse, le Società asserivano che a loro avviso la tiroidite di Hashimoto non potesse rientrare tra le malattie più a rischio da trattare esclusivamente con vaccini a mRNA.
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Le disposizioni ufficiali riviste dal Ministero della Salute
Per la tiroidite di Hashimoto non si utilizzano farmaci immunosoppressori, ma una terapia ormonale sostitutiva. Le Società sono stati concordi nel confermare che i soggetti affetti da tiroidite non rientrano tra le categorie a rischio da trattare con i vaccini a mRNA. Coloro, dunque, che mostrano patologie autoimmuni come ipotiroidismo o tiroidite possono ricevere anche un vaccino a vettore adenovirale, secondo quanto rivisto dall’ultima circolare del Ministero della Salute datata al 10 marzo 2021.
Sophia Melfi