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Alimenti e Nutrizione

Il caffè ai funghi fa davvero bene? Di cosa si tratta e quali sono le sue proprietà

Pubblicato da
Redazione Inran

Il caffè ai funghi fa davvero bene? Scopriamo cos’è questa starna bevanda orientale e quali sono le sue proprietà per capire se effettivamente faccia così bene all’organismo.

(Foto Pexels)

Sono in molti ultimamente a parlare del mushroom coffee o caffè ai funghi: una strana bevanda calda di origini cinesi. Come tutti i prodotti orientali che improvvisamente vivono un momento di popolarità in Occidente anche questo particolare caffè vanta numerose virtù. Sono infatti soprattutto le sue proprietà benefiche ad aver convinto gli occidentali a provarlo. Il caffè ai funghi fa davvero bene o è soltanto l’ennesima moda temporanea del settore alimentare? Vediamo di cosa si tratta e quali sono le sue effettive proprietà.

Cos’è il caffè ai funghi

Nonostante sia arrivato qui da noi soltanto recentemente in realtà alcuni paesi europei come la Finlandia hanno iniziato a consumarlo già durante la Seconda Guerra Mondiale. Le origini invece risalgono alla medicina tradizionale cinese che ha iniziato a sfruttarne i benefici nutrizionali da moltissimi anni.

(Foto Pexels)

La bevanda si prepara grazie a un mix di chicchi di caffè e funghi e costituisce un’alternativa al normale caffè in quanto il gusto è praticamente identico. Le varietà di funghi utilizzati sono:

  • Lion’s Mane, le proprietà di questo fungo secondo la tradizione cinese curano la mente e il fisico;
  • Reishi, il fungo che gli orientali credono possa donare l’immortalità;
  • Turkey’s tail, che contiene numerosi sali minerali;
  • Chaga, un fungo che cresce sulle cortecce degli alberi;
  • Cordyceps, fungo che la medicina cinese usa per curare reni e polmoni.

I funghi sono solitamente presenti nella bevanda sotto forma di estratto. Per preparare il caffè si mischia quindi la polvere di estratto di funghi insieme ai normali chicchi macinati.

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Il caffè ai funghi fa bene?

Per preparare il caffè ai funghi si usa solitamente una proporzione 1 a 1 di polvere di estratto e chicchi macinati. In questo modo il caffè risulta avere meno caffeina ed è quindi più tollerabile da chi ha problemi con la caffeina. Questo aspetto positivo è certo mentre il resto dei benefici rimangono soltanto presunti dalla medicina tradizionale cinese e non assodati dalla scienza.

(Foto Pexels)

Sono stati fatti degli studi in laboratorio sugli adattogeni ovvero i composti estratti dai funghi in questione. Le molecole dovrebbero essere utili all’organismo per aiutarlo ad adattarsi ai cambiamenti e ridurre così lo stress. Manca però la prova scientifica data dai test sull’uomo e in ogni caso gli studi si riferiscono ai funghi che lo compongono e non al caffè in sé. Vediamo però quali sarebbero i presunti benefici della bevanda:

  • Il Turkey’s tail è risultato capace, nei test in laboratorio, di aumentare le difese del sistema immunitario.
  • Gli studi fatti sui topi invece hanno riscontrato una proprietà anti ulcera nel fungo Chaga.
  • Sempre il fungo Chaga nei test di laboratorio è risultato capace di ridurre le reazioni allergiche verso alcuni alimenti.
  • La ricerca in laboratorio ha notato alcune proprietà dei funghi Reishi, Turkey’s tail, Lion’s Mane, Cordyceps e Chaga che potrebbero aiutare nel combattere gli effetti collaterali della chemioterapia come nausea e vomito.
  • Il fungo Reishi dai test in laboratorio risulta in grado di agire sul colesterolo nel sangue abbassandone i livelli.

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Controindicazioni della bevanda ai funghi

Purtroppo per ora manca per tutte queste proprietà la conferma scientifica che deriva dalla sperimentazione sull’uomo. È ancora non chiaro anche che tipo di effetto abbiano gli estratti di fungo sui medicinali. Se quindi state seguendo una terapia è meglio chiedere un parere medico prima di assumere questo caffè.

Infine, che sia nella versione istantanea, il preparato da usare nella moka o anche l’ordine al bar la bevanda ai funghi ha un costo decisamente più elevato rispetto al classico caffè.

Elena O.

Redazione Inran