L’Ayurveda può aiutarti a capire quale tipo di capello hai e consigliarti i metodi migliori per prendertene cura. Scopriamo insieme cosa dicono i principi ayurvedici.
Un’antica pratica indiana si basa sull’identificazione degli umori del corpo umano e il rapporto che essi hanno con i cinque principali elementi naturali. Questi umori se raggiungono uno stato di squilibrio possono compromettere il benessere dell’organismo e di conseguenza anche fattori estetici come i capelli ne risentono. Secondo l’Ayurveda esistono tre diverse tipologie di capello e ognuna di loro necessita cure specifiche per ottenere i migliori risultati. In questo articolo scoprirai che tipo di capello hai secondo la pratica dell’Ayurveda.
L’Ayurveda è una pratica che nasce in India tantissimi anni fa ed è considerata una tipologia di medicina alternativa. Si basa sulla conoscenza profonda del corpo e sulla relazione che questo ha con la mente e con lo spirito. Secondo l’Ayurveda la salute nasce dall’equilibrio, dove fattori ambientali e psicologici hanno la stessa rilevanza di quelli fisici.
La pratica ayurvedica è una scienza di vita che riguarda numerosi ambiti del vivere quotidiano. Esistono cure e rimedi ayurvedici, uno stile di vita e anche un’alimentazione basata su questi principi. È una filosofia di vita che identifica tre dosha, ovvero tre elementi che costituiscono il corpo e il cui squilibrio va a causare malattie e il malessere dell’organismo e di conseguenza anche dei capelli.
Secondo l’Ayurveda la diversa combinazione dei tre dosha (vata, pitta e kapha) è ciò che determina il tipo di capello nella persona. Ogni individuo ha una combinazione unica di questi tre elementi e di conseguenza ha un tipo di capello unico. Tutti però possono essere raggruppati in tre grandi categorie:
La tipologia di capello vata si riconosce dalla porosità e dal movimento mosso della chioma. La porosità del capello permette loro di assorbire bene i prodotti come il balsamo ma allo stesso tempo sono più soggetti ai danni causati da polvere, fumo e tossine nell’aria.
Il cuoio capelluto in questi individui è secco ma nel caso si crei una situazione di squilibrio nel vata dosha esso diventerà oleoso e con forfora pruriginosa. Inoltre la crescita dei capelli subirà un rallentamento.
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Se i tuoi capelli sono lisci e morbidi appartieni alla tipologia pitta. La maggiore porosità dei follicoli piliferi rende questo tipo di capello più resistente alle tinture. In caso di squilibrio del dosha pitta il cuoio capelluto risulterà secco e untuoso mentre i capelli tenderanno a cadere di più e a crescere lentamente.
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L’ultima tipologia di capello è quella data dal dosha kapha e gli appartengono le chiome ricce dalla sensazione ruvida al tatto. I follicoli piliferi di questo tipo di capello sono spessi e densi e rendono l’assorbimento di acqua e prodotti più difficile. Il cuoio capelluto è solitamente grasso.
In una condizione di squilibrio del dosha i capelli si assottigliano e rischiano di spezzarsi a causa della fragilità. Anche questi individui possono notare un rallentamento della crescita senza però osservare una maggiore caduta dei capelli.
Elena O.