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Vaccinazioni della fascia 12-15 anni: quando si aprono le prenotazioni

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Redazione Inran

È uscita la data per le vaccinazioni anche per la fascia d’età 12-15: ecco da quando si aprono le prenotazioni e quale vaccino riceveranno i giovani.

(Foto Pexels)

Il piano vaccinale procede spedito in Italia: era stato da poco annunciato il 2 giugno come data di inizio per le prenotazioni degli over 16 e si ha già anche quella per la fascia più giovane. Non soltanto la data è stata decisa ma anche quale tipo di vaccino riceveranno i ragazzi. Le prenotazioni per le vaccinazioni dei giovani tra i 12 e i 15 anni si apriranno il 3 giugno grazie alle nuove autorizzazioni europee. Ecco perché è importante che anche i ragazzi si vaccinino.

L’avvio alle prenotazioni per le vaccinazioni 12-15

Ieri l’Agenzia italiana del farmaco ha approvato la somministrazione del vaccino BioNTech/Pfizer per gli appartenenti alla fascia 12-15. Anche l’Agenzia europea per i medicinali si è espressa positivamente sull’utilizzo del vaccino sui giovani e ciò ha portato la Commissione europea ad approvarlo definitivamente.

(Foto Pexels)

È sicuramente una svolta positiva per il piano vaccinale italiano che dal 3 giugno permetterà anche alla loro fascia di prenotare online il vaccino proprio come gli adulti hanno fatto finora. Sarà inoltre possibile per i giovani iscriversi alle giornate di open day delle vaccinazioni mentre a causa delle consegne contingentate non sarà attuabile la prenotazione di dosi in farmacia.

Il parere scientifico sulla vaccinazione per gli adolescenti

In Italia i minorenni sono circa dieci milioni e di loro il 10% è un soggetto a rischio a causa di malattie o disabilità. Proprio come gli adulti questi individui rischiano la vita se contagiati dal virus, i bambini e i ragazzi infatti non sono immuni dal contrarre forme gravi della malattia. Per questo anche loro hanno il diritto di essere protetti per tornare alla vita normale.

Alberto Villani, medico all’Ospedale Bambino Gesù di Roma e direttore del Dipartimento di Emergenza, accettazione e pediatria della struttura, ha spiegato un altro importante motivo della vaccinazione. La fascia d’età è composta da numerosissimi individui e lasciarla scoperta significherebbe consentire al virus di continuare a circolare.

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L’infezione può essere pericolosa in età pediatrica?

Il triste dato delle morti in Italia da Coronavirus tra i minorenni ammonta ad una trentina di pazienti. Questi avevano tutti malattie pregresse e la ragione grazie a cui il numero è relativamente basso è che l’assistenza medica italiana è stata efficiente. In Brasile, al contrario, si ritiene possano essere tremila i minorenni a non avercela fatta contro il virus.

(Foto Pixabay)

Il dottor Villani ha potuto osservare insieme ai colleghi una complicazione del Covid chiamata Mis-C o sindrome infiammatoria multisistemica. Questa complicazione che causa un grave peggioramento nei pazienti nel giro i uno o due giorni non è assolutamente una condizione da sottovalutare.

Ai bambini che hanno sviluppato la Mis-c è stato necessario il ricovero in terapia intensiva. Fortunatamente, a differenza degli adulti, i pazienti in età pediatrica che hanno contratto una grave forma di Covid non sembrano aver subito effetti collaterali a lungo termine.

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Perché proprio il vaccino BioNTech/Pfizer

Il New England Journal of Medicine ha pubblicato uno studio in cui mostra l’efficacia al 100% del vaccino sulla fascia 12-15. La loro risposta immunitaria è stata maggiore se confrontata con quella registrata tra i 16 e i 25 anni.

Tra i 2260 partecipanti al trial appartenenti a Stati Uniti e Germania non ci sono state complicazioni causate dal vaccino. Inoltre in Israele, dove già 600 ragazzi hanno ricevuto almeno la prima dose, non sono state riscontrate complicazioni gravi.

Anche Moderna e Johnson and Johnson hanno iniziato i propri trial per verificare che i loro vaccini siano sicuri sui più giovani. Nel frattempo quindi BioNTech/Pfizer risulta il solo ad aver ricevuto l’approvazione europea.

Elena Oldani

Redazione Inran