Acido lattico e metabolismo: cosa succede mentre ci si allena? Il parere degli esperti.
Acido lattico e metabolismo: cosa succede durante l’allenamento? Molti esperti e personal trainer sono concordi nell’affermare che l’acido lattico altera il Ph corporeo, specie in certi tipi di allenamenti. Questo comporta una disfunzione a livello muscolare e una crisi nel dispendio energetico. Vediamo di cosa si tratta.
L’acido lattico è un composto chimico che si forma durante un allenamento anaerobico (un procedimento che non richiede la presenza di ossigeno). Già dai primissimi sforzi muscolari si forma una piccola quantità di acido lattico che va ad aumentare dai 30 ai 40” in poi. Il suo aumento progressivo altera l’ambiente cellulare e impedisce il regolare funzionamento del sarcomero (unità contrattile del tessuto muscolare striato). A questo punto la contrazione muscolare diventa molto difficile, quasi impossibile e a livello metabolico si assiste ad una sensibile alterazione del Ph corporeo.
Secondo il Dott. Enrico Cravanzola, quando il Ph arriva alla soglia del 6,4, il muscolo non riesce più a contrarsi. Questo fenomeno è tipico di un certo tipo di allenamento, ovvero quello a cedimento muscolare e a basse ripetizioni.
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Se l’attività sportiva a cedimento muscolare (tante ripetizioni quanto il muscolo resiste) supera i due minuti, le condizioni di acidosi nel muscolo si aggravano provocando una crisi nel meccanismo di reclutamento energetico. E’ bene dunque fare attenzione a questi esiti negativi prodotti dall’acido lattico sul nostro metabolismo in seguito a determinati tipi di allenamenti anaerobici.
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Terminato un classico allenamento fisico da 60 minuti, l’acido lattico viene trasportato nel fegato dove subisce un processo biochimico per essere trasformato in glucosio. Il glucosio è fondamentale perché entra in contatto diretto con il muscolo dove funge da sostanza per produrre maggiore energia, forza e resistenza. Il processo di riconversione dell’acido lattico richiede un grosso dispendio a livello energetico, specie se i valori di acidosi sono piuttosto alterati.
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Questo dispendio energetico si traduce in recupero di ossigeno di cui lo sportivo necessita dopo un allenamento anaerobico in cui il muscolo lavora, appunto, senza ossigeno. Se il livello di acido lattico quindi risulta particolarmente elevato, il metabolismo ne risente lavorando il doppio (fattore vantaggioso, ad esempio, per chi soffre di ipotiroidismo e ha un metabolismo molto rallentato).
Sophia Melfi