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Alimenti e Nutrizione

Frutta dopo i pasti: si può? Quali sono i momenti migliori per mangiarla

Pubblicato da
Redazione Inran

Si può mangiare la frutta dopo i pasti oppure è meglio aspettare e consumarla come snack? Scopri i momenti migliori per sfruttare al meglio le proprietà e i nutrimenti della frutta.

(Foto Pexels)

La frutta è solitamente consumata alla fine del pasto per concludere con un po’ di dolcezza pranzi e cene. La notizia che però sia poco salutare e faccia ingrassare mangiare frutta in questi momenti della giornata ha iniziato a circolare creando confusione. Si può mangiare la frutta dopo i pasti oppure no? Quali sarebbero i possibili svantaggi di questa abitudine? Facciamo un po’ di chiarezza su questo argomento.

La frutta dopo i pasti fa male?

È difficile fare scelte sbagliate quando si tratta di frutta e verdura. Entrambe queste famiglie sono ricche di fibre e vitamine, non hanno conservanti e sono gli alimenti più sani e naturali da consumare.

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Le proprietà della frutta sono tantissime, oltre alle vitamine e fibre di cui abbiamo già parlato, questi vegetali sono ricchi di minerali, liquidi e antiossidanti. La loro assunzione ha un’azione protettiva verso l’organismo, sono inoltre disintossicanti e antitumorali.

La piccola problematica della frutta è che, a differenza della verdura, contiene al suo interno molti zuccheri e quindi l’assunzione, sebbene necessaria e consigliatissima, è da moderare.  Per una dieta ricca e sana i nutrizionisti raccomandano tre porzioni da circa 150 grammi di frutta al giorno. Gli zuccheri contenuti nella frutta sono comunque più salutari di quelli raffinati usati all’interno dei prodotti alimentari industriali.

Solitamente nelle diete per perdere peso la frutta è consumata separatamente come appagante e sfizioso spuntino che aiuta ad arrivare ai pasti più importanti con una fame minore. Assunta a stomaco vuoto la frutta impiega meno tempo ad essere assimilata facendo sì che tutti i nutrimenti vengano assorbiti dall’organismo.

I momenti migliori sono quindi la colazione e lo spuntino mattutino e quello pomeridiano. Il fruttosio è un’ottima fonte di energia ma è anche un ingrediente che a molti risulta indigesto, se unito ad altri cibi nello stomaco può causare una situazione di gonfiore addominale.

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Si può mangiare la frutta dopo i pasti?

Consumare la frutta lontano dai pasti è una buona abitudine ma non è una regola ferrea da seguire. Se per esempio terminato il pranzo si ha una voglia di dolce è certamente più salutare e migliore per la linea scegliere la frutta piuttosto che torte e biscotti.

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Lo svantaggio principale è che avendo già altri alimenti da digerire alcuni nutrimenti potrebbero andare persi. È però anche vero che la frutta accompagnata a certi alimenti può aiutare ad assimilarne meglio le proprietà, ad esempio l’ananas aumenta l’assorbimento delle proteine della carne.

Inoltre ci sono alcune situazioni in cui la frutta può completare il pasto, se ad esempio le calorie assunte non sono molte la frutta può integrare in modo sano ciò che manca a livello di nutrienti.

Alcuni frutti poi sono più consigliati di altri per questi momenti della giornata: pesche, mele, kiwi, fragole, arance e meloni sono ideali. Anche i frutti ricchi di antiossidanti come mirtilli, more, prugne e uva nera sono una buona scelta.

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È solitamente consigliato restare più leggeri la sera quindi dopo cena sarebbe meglio astenersi dalla frutta. Tutto ovviamente deve essere consumato senza eccesso, in questo modo la linea non ne risentirà.

Elena Oldani

Redazione Inran