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I vaccinati possono trasmettere il Covid? La risposta degli esperti

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Redazione Inran

I vaccinati contro il Covid possono infettarsi e trasmettere il virus? Gli esperti italiani hanno scoperto nuovi elementi per rispondere a questo quesito.

(Foto Pexels)

Una domanda posta molto spesso dall’inizio del piano vaccinale è: i vaccinati possono infettarsi lo stesso e trasmettere il Covid? Uno studio italiano ha scoperto nuove informazioni per dare una risposta a questo quesito. L’Ordine dei medici di Torino ha condotto la ricerca prendendo in esame un gran numero di operatori sanitari già vaccinati contro il Coronavirus. Lo studio, concluso e pubblicato nei giorni scorsi, si è pronunciato anche sull’eventuale allentamento delle restrizioni per chi è stato già vaccinato.

Lo studio condotto sui vaccinati contro il Covid

Ad oggi più del 35% della popolazione italiana ha ricevuto almeno una dose di di vaccino anti Covid mentre 10.409.935 individui risultano vaccinati. A queste persone però è ancora richiesto di indossare la mascherina e seguire le norme anti contagio. Lo studio torinese però potrebbe presto influire sul cambiamento delle regole attuali.

(Foto Pexels)

Attraverso un questionario online i membri dell’Ordine dei Medici di Torino hanno condotto una ricerca chiedendo la partecipazione degli operatori della sanità già vaccinati. Tra il 29 marzo e il 2 maggio il personale sanitario italiano ha potuto aderire allo studio e i partecipanti sono stati ben 11.910.

Lo studio si è rivolto alla fascia della popolazione che per prima ha ricevuto entrambe le dosi indagando la loro esperienza con il virus successiva alle iniezioni. Le domande principali a cui i partecipanti hanno dovuto rispondere sono state due: se fossero risultati positivi al tampone e dopo quanto tempo dalla vaccinazione.

Tra i partecipanti alla ricerca soltanto 168 persone, ovvero l’1,41% di loro, ha contratto il virus dopo aver ricevuto il vaccino.

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I risultati della ricerca sui vaccinati

Ad essere in esame nello studio erano due fattori: il primo riguarda in quale misura il vaccino sia in grado di proteggere dallo sviluppo della malattia chi lo riceve, il secondo invece indagava la sua efficacia nel limitare la circolazione del Coronavirus.

(Foto Pixabay)

I risultati sono positivi, con dati che dimostrano che nei tre mesi durante i quali gli esaminati sono stati sottoposti a tampone questi non presentavano tracce del virus nelle vie aeree. Ciò significa che non rappresentavano un pericolo per l’eventuale contagio di altre persone.

La categoria composta da medici e odontoiatri ha avuto i risultati percentuali più bassi con soltanto il 2,25% di loro positivo al tampone.

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Il presidente dell’Ordine dei Medici di Torino Guido Giusetto si è espresso concludendo che, in base ai dati raccolti dal loro studio e da quelli analoghi condotti da altri paesi, si può iniziare a pensare di allentare le restrizioni per i già vaccinati.

Elena Oldani

Redazione Inran