Cosa fare se un convivente è positivo al coronavirus? Come bisogna comportarsi? Le regole da seguire secondo i virologi.
Cosa fare se un convivente risulta positivo al coronavirus? Secondo i virologi, ci sono delle regole precise da seguire per evitare un contagio a catena di tutta la famiglia. Sebbene le circostanze di un solo membro contagiato siano difficili da gestire, è bene attenersi alle norme di divisione degli spazi e pulizia degli ambienti per trascorrere una quarantena sicura.
Ormai le regole per combattere e tenere a bada il Covid all’esterno le conosciamo tutti. Ma cosa succede se il virus inizia a circolare dentro le mura domestiche? Può capitare e succede frequentemente che un solo membro della famiglia risulti positivo al coronavirus. In questo caso, per gli altri membri della famiglia il pericolo di contagio aumenta in maniera esponenziale, per questo motivo le regole da seguire diventano più rigide e necessarie.
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Per evitare che il virus si diffonda a macchia d’olio, è bene seguire assiduamente le norme che riguardano l’igienizzazione degli ambienti, la pulizia delle stoviglie e il ricircolo dell’aria. In questa circostanza, tutti i membri devono rispettare la quarantena domiciliare e sottoporsi ad un autoisolamento, anche se negativi. Per evitare il contagio all’interno della stessa abitazione, il virologo Fabrizio Pregliasco, dell’Università degli Studi di Milano, ha stilato queste 5 regole di comportamento.
Il primo step da seguire riguarda l’isolamento della persona positiva. Il contagiato deve evitare il più possibile il contatto con gli altri membri della famiglia, limitando gli spostamenti alla sola camera da letto ad esempio. E’ bene evitare inoltre che tocchi oggetti di uso comune come telecomandi, radio, computer e tablet.
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Il bagno in camera potrebbe essere la soluzione ideale per seguire un auto isolamento in camera senza infettare gli altri ambienti, mentre in assenza di questo è bene utilizzare costantemente guanti, mascherina e disinfettare dopo ogni uso. Gli asciugamani vanno usati separatamente, ma possono essere lavati insieme a quelli non infetti a 60° in lavatrice.
Arieggiare gli ambienti è fondamentale per debellare il virus in maniera rapida. Più aria circola, meno possibilità c’è che il virus giunga a noi. Gli esperti consigliano di far arieggiare le stanze dalle 3 alle 6 volte all’ora, mentre per gli ambienti del positivo è consigliato fino a 12 volte.
“Cenare o pranzare a tavola, anche se la distanza è maggiore di un metro, è comunque pericoloso”, afferma il virologo Pregliasco. Il pranzo e la cena sono i due momenti più rischiosi per il contagio. E’ bene quindi mangiare in stanze separate perché durante i pasti, nonostante la distanza di 1 metro, la mascherina è abbassata e la possibilità che il virus si propaghi nell’aria è altissima. Un occhio di riguardo anche alle stoviglie, meglio maneggiarle con guanti e indossando la mascherina.
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Nella maggior parte dei casi, il positivo ha bisogno di aiuto e assistenza. Come comportarsi in questo caso? L’unica soluzione è quella di proteggersi, come in ospedale, e assistere il malato. Bisogna obbligatoriamente utilizzare guanti e mascherina e cambiarsi i vestiti una volta fuori dall’ambiente infetto. Attenzione anche a non toccare la parte esterna di guanti e mascherina, da gettare immediatamente una volta rientrati in ambienti non infetti.
Sophia Melfi