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Covid-19: gli anticorpi neutralizzanti predicono l’efficacia del vaccino

Pubblicato da
Redazione Inran

Covid-19, gli anticorpi neutralizzanti sono in grado di indicare il grado di protezione del vaccino dal coronavirus. Cosa sostengono gli studi.

(Foto Pexels)

I livelli di anticorpi neutralizzanti prodotti dal vaccino anti Covid-19 sono in grado di predire il livello di protezione immunitaria che si avrà nel tempo. Recenti studi hanno scoperto un nuovo test rapido e sicuro per verificare l’efficacia dei vaccini e la loro durata. La risposta immunitaria risulterebbe dunque fondamentale per capire le tempistiche e le modalità di protezione da nuove infezioni.

Covid-19, la relazione tra gli anticorpi neutralizzanti e il vaccino

Gli anticorpi neutralizzanti sono proteine a forma di “Y” che si legano al virus impedendone la diffusione. Questi vengono prodotti in seguito alla vaccinazione anti Covid-19 o in seguito ad una naturale guarigione dal virus. La loro presenza è fondamentale in quanto è in grado di predire la protezione e l’efficacia dei vaccini nel tempo. Basteranno dunque delle semplici analisi del sangue per capire fino a quando si è protetti dal virus e quanto sia realmente efficace la campagna vaccinale.

(Foto Pixabay)

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Lo studio inglese sul correlato immunologico

Un gruppo di ricercatori del Kirbi Institute dell’Università del New South Wales ha analizzato i dati relativi agli studi sui vaccini anti Covid-19 e quelli sugli anticorpi dei guariti per capire in che modo la risposta immunitaria sviluppata dai pazienti fosse correlata al grado di protezione da nuove infezioni. La quantità di anticorpi neutralizzanti sarebbe un indicatore esatto del grado di protezione dal virus. Gli scienziati hanno quindi deciso di utilizzare i dati per testare l’efficacia dei vaccini e la loro durata nel tempo.

La conclusione dello studio: dalle forme gravi si è protetti a lungo

Gli scienziati hanno già messo in pratica i recenti studi riuscendo a determinare il grado di protezione dei vaccini anti Covid-19. Basterà calcolare il numero degli anticorpi per monitorare l’efficacia del vaccino, senza aspettare che qualcuno venga contagiato, dunque un metodo più veloce e sicuro. La protezione da un’infezione lieve diminuirà ad un anno dal vaccino e serviranno quindi dei richiami periodici, mentre il discorso cambia per la protezione dalla malattia grave.

(Foto Pexels)

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Anche se la quantità di anticorpi neutralizzanti calerà già dopo i primi mesi dalla vaccinazione, il loro livello basterà a proteggere dalla forma grave del virus nel medio termine. “Il nostro studio ha trovato che per proteggere da decorsi seri basta un livello di anticorpi sei volte inferiore”, afferma il coordinatore della ricerca David Khoury. In conclusione, anche se si comincerà a perdere l’immunità per le forme lievi del virus, si sarà protetti nel medio-lungo termine da quelle gravi.

Sophia Melfi

Redazione Inran