Hai mai pensato di mettere il latte nella moka? Se sei abituato a fare il caffé con la classica caffettiera, ti raccontiamo cosa è successo a chi ci ha provato.
Il caffé resta saldamente tra i piaceri della tavola più amati dagli italiani. Una bevanda calda, aromatica, gustosa ed energizzante che è possibile godersi in ogni momento della giornata.
Se anche tu sei tra quelli che amano il caffé e, in particolare, ti piace farlo con la moka, è possibile che ti sia domandato almeno una volta cosa succederebbe a mettere il latte nella tradizionale macchinetta.
Beh, qualcuno ci ha provato e in questo articolo vogliamo raccontarti qual è stato il risultato finale dell’esperimento.
Caffé con la moka: una storia tutta italiana
La classica moka è una delle presenze fisse in casa di tantissimi italiani: sembra che siano circa l’87% i nostri connazionali che a casa preferiscono preparare la loro bevanda calda con la classica caffettiera, a discapito di cialde e capsule.
La moka fu inventata nel 1933 da Alfonso Bialetti, la cui storica azienda è ancora oggi sinonimo di caffé in ogni parte del mondo. Il funzionamento della moka è basato sul riscaldamento dell’acqua che si trasforma in vapore e passa attraverso il caffé macinato.
In pochi minuti, un caffé gustoso e fragrante è pronto per essere versato nella tazzina e zuccherato a piacere: a meno che non si faccia parte del gruppo dei “puristi” che lo bevono amaro! O non si conosca il trucco per rendere dolce il caffé senza zucchero.
Ma gli italiani, si sa, non amano soltanto il caffé: altra bevanda amatissima nel nostro Paese è il cappuccino. E quindi, guardando la nostra macchinetta sul fuoco, avremo pensato tutti almeno una volta nella vita: ma cosa accadrebbe se mettessi il latte nella moka?
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Mettere il latte nella moka: ecco come è andata a finire
Secondo la nostra immaginazione, il latte messo all’interno della caldaia della moka dovrebbe comportarsi come l’acqua: scaldandosi, il liquido dovrebbe passare attraverso il filtro e la polvere di caffé, regalandoci una calda e soffice bevanda per la colazione.
La realtà, però, è piuttosto differente: a differenza dell’acqua, che scaldandosi produce vapore, il latte bollente si trasforma in una schiuma piuttosto corposa.
Il rischio è che questa schiuma non riesca ad attraversare i minuscoli forellini del filtro, andando così ad ostruire pericolosamente la valvola. A questo punto, la moka potrebbe scoppiare e l’incidente domestico sarebbe dietro l’angolo!
Infine, qualora la caffettiera dovesse resistere e non si arrivi all’esplosione, non avremmo comunque un buon risultato: il latte cotto non ha un sapore poi così gradevole. Per non parlare del fatto che si potrebbe sentire un retrogusto di bruciato.
Quindi, come risolvere la voglia di cappuccino senza rovinare la caffettiera? Si può pensare molto semplicemente di acquistare un montalatte apposito, riservando la nostra moka al suo tradizionale e sempre gradito utilizzo.
Chiara Burriello