Esercizi per i piedi piatti, come eseguirli correttamente e quali sono i benefici? I consigli degli esperti.
Gli esercizi per i piedi piatti sono fondamentali per alleviare i fastidi relativi a questo problema. Quali sono i migliori da eseguire? I podologi consigliano dei mini circuiti di stretching del piede che consistono in allungamenti, camminate e alzate per favorirne l’agilità. Questi esercizi, se ripetuti con continuità, consentono un miglioramento della mobilità e della salute generale del piede: andiamo a vederli nel dettaglio.
Piedi piatti: cosa sono, cause e come curarli
I piedi piatti sono una malformazione anatomica che comporta la presenza di un arco plantare mediale più basso del normale o assente. In questo caso, la parte centrale del piede non appoggia completamente a terra causando problemi alle articolazioni, ai muscoli, alle ossa e ai legamenti. Tra le cause più frequenti dei piedi piatti rientrano i traumi, dovuti ad incidenti per esempio, a caviglie o piedi, patologie del tessuto connettivo, obesità o sovrappeso o l’utilizzo di calzature inadeguate.
Questa patologia va affrontata con una terapia farmacologia, se necessario, con una dieta adeguata e con la scelta delle giuste calzature. Una fisioterapia fai da te potrebbe inoltre incrementare l’agilità del piede, attenuandone i malesseri.
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Esercizi per i piedi piatti, quali sono e come metterli in pratica
Per alleviare i fastidi motori relativi a questa anomalia è bene praticare degli esercizi mirati di fisioterapia. Questo consentirà un miglioramento nello stile di camminata, o di corsa, e della salute in generale. Un’altra pratica fortemente consigliata è quella dello stretching.
- Seduti, su una sedia non troppo alta, flettere ed estendere le dita dei piedi ripetutamente ed effettuare dei movimenti di supinazione del piede.
- Da seduti, con le gambe inclinate a 70°, avvicinare le ginocchia fino a toccarsi e sollevare i bordi esterni del piede. Mantenere invece il bordo interno attaccato al suolo e proseguire per 5 secondi.
- Camminare lentamente prima sulle punte e poi sui talloni dei piedi.
- Gambe inclinate a 70° e ginocchia distanti e divaricate. Sollevare il bordo interno dei piedi, mentre quello esterno resta aderente al suolo. Mantenere la posizione per qualche secondo.
- Su una linea immaginaria verticale posta per terra, camminare mettendo un piede davanti all’altro, con il centro del piede ben aderente sulla linea.
- Seduti a terra, afferrare un panno o un piccolo oggetto con le dita dei piedi e ripetere per 10 volte.
Sophia Melfi