Dove si buttano i cosmetici scaduti? Come riciclare questi prodotti dai packaging complicati e dai contenuti dannosi per l’ambiente.
Se pensiamo al numero di prodotti per la cosmesi che ogni anno utilizziamo e acquistiamo la cifra è alta. Non tutto ciò che viene comprato però è consumato interamente, trucchi e creme hanno una data di scadenza oltre la quale è meglio scartare il prodotto. I rifiuti che si producono a causa di questo settore sono quindi molti. A causa dei packaging composti da vari materiali e dai contenuti chimici che potrebbero nuocere al pianeta sorge spontanea la domanda: dove si buttano i cosmetici scaduti? Oggi scopriremo come riciclare questi oggetti e come smaltirli correttamente.
Come ogni industria anche il settore della bellezza sta compiendo i primi passi verso un futuro più green. Aspettando confezioni più ecologiche e semplici da smaltire possiamo nel frattempo imparare come riciclare correttamente i cosmetici e dove gettarli.
La soluzione più comoda è ovviamente gettare tutto nell’indifferenziata ma con un pochino di impegno si può diminuire il proprio impatto sul pianeta.
Come primo accorgimento, una volta che il prodotto è esaurito, si possono dividere le varie parti che compongono la confezione e gettarle nei giusti bidoni. Ad esempio molte creme hanno la parte del vaso in vetro e il tappo in plastica e vanno quindi smaltite separatamente.
La maggior parte dei prodotti di bellezza ha una scadenza: per capire dopo quanto tempo dall’apertura il cosmetico va scartato basta cercare il simbolo sulla confezione che reca l’immagine di un vasetto aperto. All’interno è indicato il numero di mesi dopo i quali il prodotto sarebbe da scartare.
Se quindi avete prodotti scaduti che dovete gettare è importante non svuotarne il contenuto nel lavandino. Anche se i cosmetici sono pensati per essere sicuri sulla pelle gettarli nel lavandino significherebbe inquinare le falde acquifere.
Puoi quindi rimuovere i residui dai contenitori e gettarli nell’indifferenziata oppure accumulare tutti quelli che devi smaltire in un unico contenitore e portarlo all’isola ecologica. Ora puoi riciclare i contenitori come per i cosmetici esauriti.
Potrebbe interessarti anche: Carta, come riciclarla in casa: in giardino e per gli animali
Molti prodotti sono semplici da smaltire, le confezioni realizzate interamente in plastica, come ad esempio le bottiglie di shampoo, dopo essere state sciacquate possono essere gettate nella raccolta differenziata. Alcuni cosmetici invece sono meno intuitivi e per sapere dove si buttano necessitano di qualche istruzione in più.
Gli smalti in realtà non hanno una vera scadenza, se risultano addensati e desiderate conservarli potete aggiungere qualche goccia di solvente per unghie e torneranno come nuovi. Se invece volete buttarli vanno gettati nei bidoni che raccolgono anche i farmaci scaduti oppure in vetro e plastica se i contenitori sono perfettamente puliti.
Come gli smalti anche le tinte per capelli scadute vanno smaltite nel bidone per i farmaci. Le tinte per capelli contengono numerose sostanze chimiche, per un impatto minore sull’ambiente e sulla salute della chioma potresti provare uno dei modi naturali per tingere i capelli.
Se sulla confezione sono indicati come rifiuti tossici o pericolosi vanno portati all’isola ecologica per essere gettati nel bidone dei rifiuti urbani pericolosi. Se i simboli non sono presenti le confezioni possono essere buttate insieme ai metalli. Il tappo che solitamente chiude gli spray può essere differenziato nella plastica.
Potrebbe interessarti anche: Bottiglie di plastica, la loro seconda vita nel segno green
Esiste un ordine per applicare i prodotti skincare perché la pelle ha bisogno di molti prodotti. Questi solitamente sono in packaging di plastica, per migliorare l’impatto sull’ambiente di questo importante step della beauty routine, dopo essere stati sciacquati i contenitori vanno gettati nel bidone della plastica. È importante controllare le confezioni in vetro che spesso hanno un’etichetta in plastica, va separata dal contenitore e riciclata separatamente.
Elena Oldani