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Uova, i segreti per leggere correttamente l’etichetta

Pubblicato da
Francesca Bloise

Le uova che abbiamo nel nostro frigo: sappiamo leggere l’etichetta per capire provenienza, scadenza e altre info? Ecco come fare

(foto pixabay)

Le uova sono uno di quegli alimenti che in casa non possono mai mancare. Ci salvano in mille occasioni, soprattutto se è tardi e non sappiamo cosa preparare per cena. Sono economiche e versatilissime perché ci permettono di preparare così tante ricette che c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Non solo una buona frittata, ma anche le uova sode, al tegamino, in camicia, una pasta alla carbonara, farle strapazzate, senza poi contare tutte le preparazioni rustiche e dolci che le uova ci regalano, senza di esse torte e molte altre pietanze sarebbero impossibili.

Ecco perché in ogni frigo che si rispetti una confezione di uova c’è sempre. Altra qualità molto importate delle uova è quella che non vanno a male in breve tempo e spesso la loro scadenza è abbastanza lunga. Un tempo le uova si compravano dal contadino vicino casa o si prendevano direttamente nel pollaio, oggi, soprattutto nella grande città è una cosa molto difficile.

Ecco che la maggior parte delle persone acquista le uova del supermercato. Ma sapete tutti leggere nel modo corretto la loro etichetta? Quando le troviamo in frigo sappiamo quelle sigle che cosa indicano? Vi sveliamo i trucchi per leggere l’etichetta alla perfezione.

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Uova, ecco come leggere l’etichetta

Uova (Pixabay)

Le uova del supermercato sono tracciate e capire la loro provenienza come la data di scadenza non è affatto difficile. Serve solo saper leggere correttamente l’etichetta. Sul guscio di ogni uovo ci sono stampate una serie di numeri e di lettere che ci dicono tutto. Come leggerle?

Si parte da sinistra con una cifra che indica la tipologia di allevamento dal quale proviene l’uovo. Lo “0” indica che l’uovo è biologico, prodotto da galline allevate all’aria aperta con mangiami di origine biologica. L’“1”, invece, indica che le galline vengono allevate all’aperto, “2” che razzolano a terra ma in edifici chiusi. “3”, infine, che le uova sono prodotte da galline in gabbia.

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Si passa poi a due lettere che indicano il Paese di provenienza delle uova. Se compare la sigla IT vuol dire che l’uovo è prodotto in Italia. Terzo step tre numeri che indicano il codice ISTAT del comune di produzione. Poi è il turno di altre due lettere che ci parlano della provincia di produzione. Infine altre tre lettere che rappresentano il nome dell’allevamento.

Nella seconda riga, poi, la data di scadenza preceduta da “ENTRO” oppure solo “ENT”. In alcuni casi compare in sostituzione “DEP”.

 

Francesca Bloise