La corsa e le endorfine contribuiscono alla nostra salute mentale e fisica. Ecco i benefici e le sostanze anti-stress che ci rendono di buon umore.
La corsa è da sempre lo sport individuale più liberatorio. Essa comporta molteplici benefici a livello fisico e mentale, agendo direttamente sulla nostra psiche grazie alle endorfine. Uno studio condotto dalla John Hopkins University analizza l’impatto della corsa sul cervello e gli effetti positivi a livello dei neurotrasmettitori.
Per molti la corsa rappresenta un vero e proprio stato d’animo e contribuisce a liberare dall’ansia e dal cattivo umore. Molteplici studi e ricerche hanno confermato gli effetti positivi della corsa dal punto di vista psicologico e percettivo. Quando si è in uno stato d’animo irrequieto, si ha l’impulso di concentrare la propria energia fino ad esaurirla completamente, in modo da non lasciare spazio alla negatività.
Una recensione del Mount Sinai Journal of Medicine ha inoltre indagato sull’effetto benefico della corsa in pazienti affetti da depressione.
Correre rilascia endorfine, o neurotrasmettitori della felicità. Si tratta di molecole anti-ansia molto simili al THC che sciolgono ogni tensione, rilassando e favorendo la concentrazione. Specie in tempi di quarantena, la corsa è stata la principale valvola di sfogo per molte persone che, mentalmente ed emotivamente, si sono sentite soffocate all’interno delle proprie abitazioni, mostrando pesanti segni di irrequietezza, spesso dovuti all’insonnia.
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Le endorfine hanno un ruolo fondamentale, soprattutto a livello analgesico. Molti corridori riescono a percorrere grandi distanze proprio grazie al rilascio, a livello periferico, di queste sostanze che preservano i muscoli rilassandoli. Le endorfine, dunque, aiutano a non sentire male.
Correre stimola un’altra sostanza molto importante, si tratta degli endocannabinoidi, i quali regolano ansia e stress grazie alla produzione di serotonina. Gli endocannabinoidi e la serotonina (l’ormone del buon umore) lavorano sulla “percezione del bene” del corridore, incrementando le sue prestazioni. Quest’ultima molecola comporta quella tipica sensazione di stanchezza che si ha dopo uno sforzo fisico rilevante, regolarizzando il sonno.
Cortisolo e corticotropina sono altre due sostanze stimolate dalla corsa. Queste contribuiscono alla neurogenesi, ovvero alla nascita di nuovi neuroni.
Sophia Melfi