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Pelle d’oca: che cos’è, perché viene e perché si dice così

Pubblicato da
Chiara B

Una reazione automatica che tutti abbiamo sperimentato almeno una volta nella vita: ecco tutto ciò che devi sapere sulla pelle d’oca.

(Foto Pixabay)

“Mi è venuta la pelle d’oca!”: quante volte abbiamo sentito o pronunciato questa frase? Si tratta di un’espressione di uso comune che serve a identificare la tipica reazione del corpo umano rispetto a determinate emozioni e situazioni.

Scientificamente, si tratta di un riflesso incondizionato, una reazione automatica che viene attivato dall’organismo umano di fronte al verificarsi di determinati stimoli esterni.

In particolare, la pelle assume il tipico aspetto “a palline” a causa dell’innalzamento dei peli (o della peluria) che la ricoprono.

Ma quali sono gli stimoli esterni che causano la pelle d’oca? Da dove deriva questa curiosa espressione? E soprattutto, cosa succede nello specifico quando ci ritroviamo in questa situazione? Ve lo raccontiamo nel nostro approfondimento.

Avere la pelle d’oca: tutto quello che devi sapere

(Foto Adobe Stock)

Per spiegare cosa succede al nostro corpo quando si attiva la reazione automatica comunemente definita come pelle d’oca bisogna innanzitutto individuare le cause principali.

A farci venire la pelle d’oca sono essenzialmente due stimoli esterni: il freddo e lo shock. Ma più in generale, possiamo dire che la reazione di cui stiamo parlando avviene di fronte a un cambiamento improvviso delle condizioni del mondo che ci circonda.

Vediamo più nel dettaglio cosa accade in entrambi i casi.

Freddo e pelle d’oca: questione di temperatura

Ma perché ci viene la pelle d’oca quando fa freddo? La risposta è più semplice di quanto si possa pensare: in realtà, questo riflesso automatico rappresenta un sofisticato sistema di termoregolazione che abbiamo ereditato dagli animali.

Di fronte allo stimolo esterno di una bassa temperatura, si attiva il sistema nervoso che lancia un messaggio ai muscoli erettori del pelo che ricoprono tutto il corpo umano. Da qui, i peli si innalzano regalandoci il tipico aspetto da “uccello senza piume”.

Ma in che modo i peli sollevati possono difendere dal freddo? Questo sistema, tipico di tantissimi animali ricoperti di pelo oppure di piume, garantisce uno strato isolante più spesso al corpo che impedisce la dispersione del calore. In realtà, non svolge più questa funzione nell’essere umano, ma il sistema di attivazione è rimasto integro e pienamente funzionante.

Mentre quando fa caldo si attiva il meccanismo della sudorazione, con la dilatazione delle ghiandole sudoripare e l’ingrossamento dei vasi sanguigni, quando fa freddo i peli si sollevano, mentre ghiandole sudoripare e vasi sanguigni si restringono per conservare il calore.

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Shock e pelle d’oca? Ecco quando può succedere

Come detto in precedenza, anche uno shock improvviso o delle emozioni forti possono dare il via al fenomeno in questione. In particolare, è scientificamente dimostrato che la musica può causare brividi e pelle d’oca.

Sembra infatti che nell’essere umano il meccanismo di sollevamento dei peli si attivi anche in risposta alla produzione di adrenalina: questo ormone è associato ai livelli di stress e, in particolare, si attiva quando avvertiamo una situazione di pericolo.

Più in generale, un’emozione forte o uno shock attivano la produzione di adrenalina e con essa il tipico meccanismo di pelle d’oca che sembra direttamente legato anche alla musica.

Secondo uno studio effettuato dalla McGill University, infatti, l’amigdala (responsabile della produzione di adrenalina) reagisce anche all’ascolto di determinate melodie.

Più in particolare, quando ascoltiamo musica cupa e triste o se nella melodia c’è un cambiamento inaspettato, l’amigdala attiva la produzione di adrenalina in risposta allo shock causando non solo pelle d’oca, ma anche brividi.

Allo stesso modo, una musica nota e molto amata produce una sensazione di piacere in chi la ascolta al punto tale da indurre un rilascio di dopamina: anche qui, la reazione più visibile è rappresentata da brividi e pelle d’oca.

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Ma perché di dice “avere la pelle d’oca”?

(Foto Pixabay)

L’espressione “avere la pelle d’oca” si riferisce molto semplicemente alla somiglianza che la pelle assume con l’aspetto di un volatile spennato.

In fin dei conti, è un modo piuttosto semplice e verosimile di indicare il cosiddetto meccanismo della piloerezione di cui abbiamo parlato in precedenza.

Una curiosità che pochi conoscono? Sembra che alcune persone siano capaci di indurre in maniera volontaria e intenzionale la reazione della pelle d’oca: alcuni sostengono addirittura che si tratti di una capacità che è possibile allenare. E voi ci riuscite? Se sì, fatecelo sapere!

Chiara Burriello

Chiara B