Il governo ha istituito il Bonus donne 2021, ti spieghiamo come funziona e chi ne può usufruire. Ecco la nostra guida
Nella nuova legge di bilancio il Governo ha riservato una specifica agevolazione dedicata alle donne. Si chiama, infatti, Bonus donne 2021. Partiamo subito col dire che è una misura a favore delle donne ma non è previsto una liquidazione. Si tratta di un esonero contributivo per le nuove assunzioni o trasformazioni di rapporti già attivi nei confronti delle donne.
L’esonero è del 100% dei contributi previdenziali per l’importo massimo di 6 mila euro annui. Si tratta dunque di una misura che agevola i datori di lavoro privati ma anche le donne nell’immissione nel mondo del lavoro. Il bonus spetta anche ai non imprenditori come coloro che lavorano nel settore agricolo. A stabilirlo l’articolo 4, commi da 8 a 11, della legge n. 92/2012. Per accedervi è necessario che la lavoratrice abbiamo specifici requisiti e che il contrato di lavoro rientri nei parametri stabiliti.
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Come dicevamo ci sono dei paletti da rispettare per poter usufruire del Bonus donne 2021. Tre i filoni che regola la concessione dell’agevolazione: che vanno dalla tipologia dei datori di lavoro, ai rapporti di lavoro fino alle caratteristiche della lavoratrice.
Le assunzioni a tempo determinato e indeterminato come anche le trasformazioni del contratto a tempo indeterminato rispetto ad un precedente rapporto lavorativo. Incide anche la condizione di svantaggio nella quale si può trovare la lavoratrice assunta.
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I datori di lavoro che possono usufruire dello sgravio contributivo sono diversi. Dalle Amministrazioni dello Stato, come gli istituti e scuole, le Accademie e i Conservatori statali, alle Aziende ed Amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo. Vi rientrano anche gli enti subordinati come Regioni, Province, Comuni, Città metropolitane, Comunità montane. Allo stesso modo sono incluse Università e Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni. Questi sono degli esempi ma la lista è ancora molto lunga.
L’incentivo, infine, vale 12 mesi per le assunzioni a tempo determinato o per le proroghe mentre 18 mesi per quelle a tempo indeterminato. Per ulteriori informazioni si può consultare la guida completa dell’Inps.