Nelle relazioni a volte è difficile riconoscere e affrontare i problemi di coppia. Spesso però anche segnali che sembrano innocui si rivelano spie di un problema più grande. È il caso del partner che insulta, una questione molto seria che è giusto approfondire.
Può succedere che in una coppia si crei una condizione di disparità fortemente marcata. La relazione dovrebbe essere sempre paritaria e costruttiva, ma a volte vengono messe in atto dinamiche di potere che, se protratte a lungo, sono difficili da decostruire. La violenza verbale è una di queste. Se avverti anche minime tracce di comportamenti di questo tipo, fermati e cerca di interrogarti sinceramente su ciò che stai vivendo e se la persona con cui stai è un partner che insulta.
La comunicazione aggressiva fa parte delle subdole dinamiche della violenza psicologica. È pertanto un maltrattamento al pari della violenza fisica, ma troppo spesso sottovalutato o non ritenuto un problema sociale.
Parole sprezzanti, piccoli scherni, espressioni offensive e sessismo: ogni giorno capita di sentire o leggere frasi all’apparenza innocue, ma che nascondono violenza e pregiudizi.
Dalla TV ai forum sui social, siamo bombardati da messaggi negativi che hanno reso “normale” la comunicazione aggressiva, facilitando che questa entri a far parte della vita di coppia. Ciò è favorito soprattutto nei casi in cui il partner offensivo prevarica sull’altra persona, altresì remissiva e poco sicura di sé.
La scarsa autostima, la paura di poter rimanere da soli e non essere in grado di affrontare la vita in autonomia, sono caratteristiche delle vittime di violenza di coppia. Si tende a proiettare sulla persona aggressiva una serie di significati che ne legittimano l’operato.
Altre volte invece si è accidentalmente disattenti, e non ci si accorge di piccoli ma significativi gesti da parte del partner. In queste situazioni il comportamento offensivo è talmente reiterato da essere quasi un automatismo.
Anche se è difficile, per affrontare e superare questo problema è importante rendersi conto di ciò che si sta vivendo, ammetterlo: per evitare che la violenza verbale si affermi nella coppia, bisogna approfondire espressioni e comportamenti allarmanti.
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L’impiego di un linguaggio offensivo da parte di un partner spesso avviene in modo graduale. Si parte da un’offesa saltuaria, spesso seguita da frasi scherzose, per giungere a più rudi e violente espressioni.
Frecciatine e scherzi verbali possono malauguratamente evolvere in offese pesanti, sessiste e crudeli. La gradualità con cui questo passaggio avviene può indurre la vittima che sia “normale” ricevere insulti, al punto tale da non riuscire a percepirli nemmeno come tali, anche quando la gravità è aumentata.
Con il tempo l’autostima personale va sempre più corrompendosi, aggiungendo al senso di inferiorità anche la convinzione che i comportamenti del partner siano giusti, sviluppando così una dipendenza psicologica. Una caratteristica delle persone verbalmente violente è infatti l’essere subdole e manipolatrici.
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Può succedere che il partner che insulta si senta in colpa e mostri segni di pentimento. Ma la dura verità è che chi tende a comunicare e comportarsi in un certo modo, difficilmente smetterà di punto in bianco a farlo. Specie se al suo fianco ha una persona innamorata e indebolita dalle vessazioni.
Una volta appreso e accettato il problema, è fondamentale innanzitutto cercare di instaurare nella coppia una comunicazione positiva e sincera, provando a discutere insieme di quello che sa accadendo e capirne le ragioni.
È importante valutare se si è trattato di un brutto ma isolato episodio, o se ci si trova di fronte ad una situazione recidiva. Questa fase è delicata e non è da escludere un supporto psicologico di coppia, qualora la situazione dovesse farsi pesante ma si decida di risolvere il problema insieme.
Se l’altra persona non vuole ammettere le cose, e continua o peggiora nell’aggressione verbale, è necessario cercare aiuto nei centri antiviolenza e chiedere consiglio alle persone care.
Non c’è nessun male a chiedere aiuto, non bisogna sentirsi soli e fare finta di niente. È bene valutare un sostegno psicologico professionale, che possa aiutare a rielaborare i vissuti traumatici e approfondire le ragioni che hanno spinto ad innamorarsi e legarsi ad una persona di un certo tipo.
S.C.