La società e il periodo storico in cui viviamo sono contrassegnati dalla frenesia. Sempre più persone soffrono di disturbi d’ansia o vivono stressati per gli impegni quotidiani. È importante però saper distinguere la differenza tra stress e ansia, per intervenire nel modo giusto e risolvere il problema.
Ci accorgiamo dei cambiamenti, spesso non voluti, così come della fine delle cose. Spesso lottiamo contro il tempo, per portare a termine nel modo migliore possibile un progetto a cui teniamo particolarmente. Viviamo immersi nelle scadenze, nelle regole, nelle gerarchie. Insomma, sembra proprio che l’esistenza umana sia caratterizzata dai turbamenti e dalle preoccupazioni. Ma cosa sono stress e ansia? Hanno delle caratteristiche in comune, ma la loro essenza è molto diversa. Cerchiamo di capire insieme la differenza tra stress e ansia, per trovare il modo migliore di affrontarle e superarle.
Stesura della tesi di laurea, preparazione di una cerimonia importante come un matrimonio, il nostro capo che ci mette alla prova per capire se può darci una promozione: in ogni fase della vita ognuno di noi sperimenta momenti di forte stress.
Lo stress è vissuto come qualcosa di radicato nel presente e concorrente in situazioni percepite come pesanti e critiche. Ha quindi una componente “oggettiva”, localizzabile nella realtà circostante. Si può essere stressati per qualcosa, mai senza motivo.
Essere lungimiranti e attenti è una dote imprescindibile, ma se la mania del controllo si fa troppo acuta, allora si è di fronte ad un problema che può causare forti disturbi d’ansia e stress. Lo stress deriva dalla pretesa di poter controllare tutto in modo capillare e istantaneo, con il rischio inevitabile di irrigidirsi mentalmente ed essere più esposti alla possibilità di non portare a termine quel qualcosa nel modo desiderato.
Anche quando si tratta di situazioni esterne e totalmente fuori dal nostro controllo, l’idea che le cose non vadano secondo i nostri piani crea frustrazione e stress.
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Altra faccenda, sebbene affine, è la ben più “volatile” ansia. Molto legata al vissuto esperienziale, l’ansia si configura come connotato di certe persone, cifra del loro vivere, talvolta molto difficile ed invalidante.
La persona ansiosa ha estrema difficoltà a concentrarsi sul presente, ed è costantemente altrove con la testa e, suo malgrado, in luoghi poco piacevoli: le paure. Se lo stress può essere localizzato “fuori” dal Sé (e quest’ultimo come una spugna assorbe tutto finché non è totalmente saturo e inizia a perdere liquido da tutte le parti), l’ansia ha radici interne al soggetto.
Spesso le ragioni per cui si prova ansia per certe situazioni o eventi appare del tutto ignota a chi la vive, al punto da temere per la propria lucidità mentale.
Il fatto è che la persona che soffre d’ansia tende a proiettare sul mondo esterno fobie e paure molto intime, a cui non riesce a dare forma coscientemente. Per questo l’ansia si manifesta in modo che a lettura superficiale può apparire come illogico e senza senso.
Per questa natura intrinseca e personale, il modo più efficace per trattare l’ansia è sicuramente rivolgersi a uno psicoterapeuta, che permetterà alla persona ansiosa di ripercorrere i propri vissuti fobici e dare loro una nuova interpretazione. Solo grazie a una comprensione approfondita delle ragioni alla base dell’ansia è possibile eradicarla e tornare a vivere una vita serena e gioiosa.
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Stress e ansia sono spesso “alleate” e possono alimentarsi a vicenda. Come dicevamo però, esse vanno distinte e capite: sia stress che ansia possono dirci molto sulla nostra situazione e farci comprendere ragioni profonde che altrimenti non riusciremmo ad ammettere.
Alla base di stress e ansia c’è la paura: di non farcela, di non essere in grado, che accada il peggio. Essa è un’emozione molto importante a livello biologico ed evolutivo, perché permette di preservarci dai pericoli. Nei momenti di stress avere una certa dose di paura, se usata nel modo corretto, può spingerci a dare il massimo, ma senza esagerare con il perfezionismo.
Quando però l’oggetto della paura si volatizza, cedendo il posto all’ansia, si inizia ad avere paura della paura, e a vedere pericoli ovunque, anche in situazioni assolutamente innocue e positive.
È per questo che bisogna riconoscere subito se si ha un problema di ansia, e non si è “semplicemente” stressati, per poter prendere il prima possibile i giusti provvedimenti e non permettere all’ansia di stabilizzarsi in noi.
In ogni caso, approfondire le ragioni dietro gli stati ansiosi o stressanti permette di conoscere meglio se stessi, esplorarsi con autenticità e concedersi la possibilità di risolvere per sempre parti di noi che altrimenti continueranno sempre ad ostacolarci.
La buona notizia è che si può uscire dall’ansia, così come si può imparare a gestire le situazioni di stress nel modo più costruttivo possibile. Per concludere l’articolo ecco alcuni rimedi che possono aiutarvi nel vostro percorso di comprensione e superamento di stress e ansia.
Sara Costantini