Potremmo davvero esagerare nella consumazione di un alimento, pagandone poi gli eccessi. Che cos’è la dipendenza dal cioccolato? Come contrastarla.
Certo, trovare qualcuno a cui non piaccia il cioccolato sarebbe una mezza impresa. Se ne fa uso a partire da tenera età, ma a volte si può rischiare di eccedere. Che cos’è la dipendenza dal cioccolato e come si potrebbe contrastare?
Dipendenza dal cioccolato
Sembra assurdo, ma è possibile arrivare ad avere una dipendenza vera e propria dal consumo di un determinato alimento.
Il cioccolato, in particolare, da sempre ha fatto gola non solo agli amanti dei dolciumi ma anche semplicemente a chi non vorrebbe farsi mancare un momento appagante per il gusto.
Come si manifesta una dipendenza dal cioccolato e perché? La causa sarebbe simile a quella che provoca una dipendenza dagli zuccheri.
Ma, mentre l’assunzione di zucchero stimola le stesse aree del cervello coinvolte nella dipendenza da nicotina, per il cioccolato è un po’ diverso.
In sostanza, mangiare il cioccolato è un po’ come mangiare le fragole: “una tira l’altra”, senza pensarci e quasi compulsivamente.
Sappiamo che il 5-idrossi-triptofano è un ottimo integratore per sollevare l’umore: stimola la produzione di serotonina, l’ormone della felicità per antonomasia.
Senza serotonina avremmo:
- calo d’umore;
- ansia acuta;
- problemi d’insonnia e di sessualità;
- emicrania.
Ecco, il cioccolato è ricco di triptofano: di conseguenza, mangiandolo, si avrebbero i benefici della serotonina e da qui la dipendenza.
Sono tante le proprietà del cacao, dal suo forte potere antiossidante a quello potenziante il benessere: oltre alla serotonina stimola anche la produzione delle endorfine.
È ovvio che tutto ciò viene ben visto dal cervello: più cioccolato venisse consumato e maggiormente ne sarebbe appagato.
Secondo alcuni il cervello ne diverrebbe dipendente tanto quanto accadrebbe con l’uso di alcool, tabacco o sostanze stupefacenti.
Ed è così che la dipendenza da cioccolato ha preso il nome di “cioccolismo”: studi di ricerca sulla dipendenza dal cioccolato nei topi ne hanno dimostrato l’esistenza.
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Come contrastare la dipendenza dal cioccolato
Potrebbe diventare un problema mangiare troppo cioccolato: oltre a calcio, magnesio e sostanze contrastanti la depressione, il cioccolato è ricco di grassi.
In commercio ve ne sono di tante tipologie: al latte, bianco, aromatizzato e di percentuali differenti di cacao.
Ovviamente il cioccolato bianco e quello al latte hanno meno percentuale di cacao, maggiore quantità di zuccheri e più grassi.
Tra le possibili soluzioni per vincere la dipendenza al cioccolato ci sono:
- Limitare le quantità;
- Prediligere il cioccolato fondente agli altri;
- Rendere il cioccolato un premio alla fatica dell’attività fisica svolta;
- Acquistarne poche quantità;
- Posizionare il cioccolato vicino a spuntini salutari come mandorle e frutta poco zuccherina.
Senza dubbio il problema di una dipendenza, quale sia, si risolve sempre andando a scovarne la causa.
Se ansia, depressione o la noia fossero i motivi che dovessero spingerci a consumare sempre più cioccolato, allora sarebbero questi su cui bisognerebbe andare ad indagare.
Il problema del cioccolismo non è di certo quello di rischiare solo un aumento di peso, ma una vera e propria dipendenza mentale.
Ovviamente, in caso di obesità, problemi gastrointestinali o attacchi di emicrania, il cioccolato sarebbe tra gli alimenti da evitare.
Come sempre il troppo stroppia: fare colazione, pranzo e cena col cioccolato sarebbe troppo, un pezzettino di fondente col caffè, magari al 99%, sarebbe salutare.
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Di certo, se la situazione dovesse sfuggire di mano e comportare malesseri psicofisici, sarebbe necessario contattare un medico.
Stefano A.