Sushi in gravidanza: si o no? Il più delle volte questo alimento è fortemente sconsigliato durante il suddetto periodo, ma in realtà il suo consumo può avvenire se si seguono attentamente determinate regole.
Sushi in gravidanza: si può mangiare? La maggior parte delle persone credono di no, anzi sono fortemente convinte di ciò. Tuttavia ci sono dei casi particolari in cui il consumo può avvenire, l’unica cosa da fare è stare attenti ad alcune norme igieniche da rispettare.
Il sushi e la toxoplasmosi
La toxoplasmosi è una malattia parassitaria che può colpire le donne in gravidanza. Una delle cause per cui ciò può avvenire è il cibo. Spesso il pesce crudo è considerato una delle cause primarie che favoriscono lo sviluppo della toxoplasmosi, ma bisogna sfatare questo mito. La verità è un’altra: nel pesce crudo il batterio che causa la toxoplasmosi non è presente.
La toxoplasmosi può essere causata da altri cibi, in primo luogo dalla carne cruda o non cotta a dovere. Altri alimenti a cui bisogna prestare particolare attenzione sono le verdure crude: si consiglia infatti di lavarle in maniera impeccabile prima di mangiarle.
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Il pesce crudo e l’omega 3
Il pesce crudo è una della fonti principali di omega 3: grassi necessari per il benessere dell’organismo. Gli omega 3 infatti riducono il rischio di malattie cardiovascolari e sono utili anche per un corretto sviluppo delle funzioni celebrali.
Va anche detto che questi grassi polinsaturi sono presenti in pochissimi alimenti, ecco perché a maggior ragione è consigliato il consumo di pesce crudo.
Sushi in gravidanza: le regole da seguire
Una volta assodato che il consumo di pesce crudo non è dannoso, parliamo in particolare del sushi in gravidanza. Quest’ultimo, a differenza di ciò che si dice in giro, può essere consumato durante questo periodo. La cosa essenziale però è seguire in maniera scrupolosa delle regole ben precise. Vediamo quali:
Scelta del ristorante
Se siete abituate ad andare a mangiare il sushi al ristornate, potete continuare a farlo. Una delle cose a cui bisogna fare attenzione è la scelta del ristorante, cioè bisogna essere sicuri che il sushi preparato lì sia di ottima qualità. In particolare si deve essere sicuri del fatto che il pesce crudo scongelato venga preparato in giornata.
Sushi fatto in casa
Il sushi può essere anche preparato in casa, ma anche qui le regole da seguire non devono assolutamente mancare. Andando nei particolari, si consiglia di comprare del pesce crudo e conservarlo nel proprio congelatore per cinque giorni. La temperatura deve essere di -20°. Dopo ciò il pesce può essere scongelato: si conserva quindi in frigo e si inizia a preparare il sushi, che deve essere rigorosamente consumato entro la fine della giornata.
Maria Marinelli