Si può mangiare salmone affumicato in gravidanza? Cosa sapere sui benefici, i rischi e le dosi consigliate di questo alimento quando si è incinta.
Omega 3, gusto inconfondibile, carne rosea e proprietà nutritive eccellenti. Tutti sanno che il salmone è un prezioso alleato delle diete healthy, sia esso crudo, cotto o affumicato. Ma in gravidanza si può ingerire? E se sì, in che salsa…? Tutto ciò che c’è da sapere sui benefici, i rischi e le dosi del salmone affumicato in gravidanza.
Proprietà del salmone: tutto su questo alimento
Il salmone affumicato è un ingrediente molto versatile nella programmazione di diete proteiche e dimagranti.
Come tutti i pesci, il salmone è infatti un alimento ricco di benefici.
Fonte di proteine e acidi grassi, sembrerebbe proprio un alimento imprescindibile per lo sviluppo ottimale del feto.
Tuttavia nell’assunzione del salmone giocano un ruolo decisivo la qualità del prodotto, il trattamento con cui viene lavorato e il tipo di preparazione e cottura a cui è sottoposto, dal momento che potrebbe veicolare batteri e virus molto pericolosi per il nascituro e per la futura mamma.
Tipologie di salmone: alcune precisazioni preliminari
Esistono in natura tanti tipi di salmone, per non parlare della varietà delle ricette in uso.
Dagli accostamenti esotici nel sushi e nelle ricette orientali, fino al più occidentale toast salmone e avocado tipico dei brunch, il salmone si presta a numerose ricette, tutte gustose ed healthy.
È presente in commercio in vari formati, in base alla conservazione.
Lo abbiamo così:
- in scatola,
- fresco,
- crudo,
- congelato,
- affumicato.
Tutte tipologie varie e particolari, con cui preparare pietanze diverse e creative.
Salmone affumicato in gravidanza: tutti i benefici
Le proprietà nutritive del salmone risultano ancora più preziose nel contesto di una gravidanza, poiché apportano benefici non solo alla mamma in gestazione, ma anche allo sviluppo del feto.
Il salmone è un alimento molto calorico e ha un’alta concentrazione di questi elementi:
- Omega 3, gli acidi grassi. Essenziali sia per le membrane cellulari del feto, concorrono allo sviluppo del cervello e degli occhi, contribuendo inoltre alla prevenzione di benefici di diverse patologie metaboliche.
Ma gli Omega 3 sono importanti anche per la futura mamma e la gestione dell’ipertensione arteriosa primaria. - Vitamina D, fondamentale per la crescita dello scheletro nel feto e importante nella modulazione delle difese immunitarie.
- Proteine e amminoacidi
- Iodio (specie se il salmone proviene da un allevamento marino), utile per lo sviluppo tiroideo
- Retinolo, noto per le proprietà antiossidanti.
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Salmone affumicato in gravidanza: i possibili rischi
Considerati i benefici del salmone affumicato, bisogna però prestare estrema attenzione alla sua lavorazione e conservazione, perché potrebbe veicolare batteri molto pericolosi per il feto e per la madre.
Il consumo di salmone crudo è piuttosto sconsigliato per le donne in dolce attesa, perché se non è stato abbattuto termicamente e conservato in modo corretto e igienico, è molto alto il rischio di contaminazioni con parassiti (come l’Anisakis), batteri (Listeria e salmonella) e virus.
Altre tipologie di trattamento, come l’affumicatura e la marinatura, sebbene riducano il rischio di contaminazioni, non lo annullano del tutto. L’affumicatura, ad esempio, se non fatta ad alte temperature, non protegge totalmente dalla contaminazione da Listeria, un batterio particolare che risulta più adattivo in ambienti in cui altri virus e batteri non sopravvivono.
Per questo è importante controllare se il salmone affumicato che si sta per acquistare presenta la certificazione “affumicatura a caldo” (“hot smoked”), elemento di sicurezza in più per evitare brutte sorprese. Solo le alte temperature infatti preservano il piccolo e la futura madre dall’insidia di contrarre pericolose malattie.
È bene ricordare che anche nel caso in cui il prodotto sia certificato come affumicato a caldo, una volta aperto bisogna conservarlo perfettamente e consumarlo entro le 24 ore successive.
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Quanto salmone posso mangiare se sono incinta?
Ora che sappiamo i benefici e i rischi legati al consumo di salmone, è bene precisare anche un’altra cosa. Come già detto il salmone è un alimento ricco di sostanze nutritive, ma anche estremamente calorico. Per questo è necessario tenere in considerazione le quantità di salmone da ingerire per pasto, rimanendo sempre sui 100 gr circa.
Oltre l’apporto calorico, un altro elemento da tenere in considerazione legato alle dosi di salmone è la presenza del mercurio. Come molti pesci, purtroppo anche il salmone presenta dosi di mercurio, sebbene meno elevate rispetto ai pesci di taglia maggiore.
Questo metallo è infatti diffuso in tutte le acque del globo terrestre, e rappresenta una potenziale minaccia non solo per le donne in gestazione, ma per chiunque ne abusi nel consumo. La tossicità del mercurio oltre a causare reazioni fisiche di tipo muscolare e dolorose, può inficiare gravemente sul sistema nervoso centrale del feto, causando malformazioni e altri gravi effetti indesiderati.
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Salmone affumicato in gravidanza: considerazioni finali
Durante la gravidanza è importante variare la dieta e assicurare al feto l’apporto di tutte le sostanze necessarie al suo sviluppo ottimale. Gli acidi grassi e le proteine del salmone rappresentano delle componenti fondamentali per l’apporto di valori nutritivi al nascituro.
Tuttavia le controindicazioni dell’assunzione scorretta del salmone sono davvero importanti e potrebbero avere ripercussioni gravi, anche se affumicato. Per questo invitiamo tutte le future mamme a trattenere ancora per qualche mese la voglia di salmone affumicato, di gustosi California toast e sushi, concedendosi magari qualche grigliata di salmone, ma ben cotta!
Sara Costantini