Gambi di sedano Perché gettarli? Non farlo! Riciclarli ti permetterà di coltivarli di nuovo. Il procedimento è semplicissimo e il risultato ottimo.
Il sedano è un ortaggio che appartiene alla famiglia delle Apiaceae. E’ caratterizzato da poche calorie, ed ha molte proprietà benefiche. Contiene molta acqua, è ricco di potassio, antiossidanti, calcio, fibre, vitamina C, E, K e B. Usato moltissimo in cucina, il sedano veniva usato come erba medicinale fin dall’antica Grecia. Molto diffuso in tutte le aree del bacino Mediterraneo, questo ortaggio dal colore verde acceso si presenta in tre diverse varietà: sedano rapa, sedano dulce e sedano da taglio.
Il sedano da taglio difficilmente manca nelle nostre case. Minestre, vellutate, soffritti, condimenti, insalate: un vero jolly in cucina. Capita però spesso di gettare nel cestino dell’umido la base e le parti di gambi scartati. Non buttarli! Puoi riciclarli. Come? Utilizza i gambi tagliati per coltivare nuovamente sedano in casa. Originale, creativa e comoda alternativa per un piccolo orto a portata di mano.
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Riciclare i gambi sedano per coltivarlo nuovamente
Il sedano può essere coltivato sia nel proprio orto o giardino ma anche in vasi dove vengono riposti i semi in attesa della crescita della piantina. Un’alternativa, soprattutto per le amanti del riciclo e del green, è conservare la base dei gambi scartati. Ricorda che a causa dell’uso di pesticidi, è preferibile acquistare del sedano direttamente dal contadino della propria zona o nei negozi bio e a kilomentro zero. Questo vi garantirà la nascita di un buon prodotto e un ortaggio bio al 110%. Come coltivarlo?
Semplici passi per la coltivazione del sedano
Tagliare il gambo di una lunghezza di circa 5 cm a partire dalla base. Inizialmente, utilizzare una ciotola, un vaso (alto tra 7 e 15 cm) oppure un piatto fondo. Versate all’interno dell’acqua e ponete al centro la base del gambo di sedano in modo da vedere guardandolo dall’alto, le varie stratificazioni all’interno delle quale nascerà il nuovo germoglio. Sostituire ogni 4 giorni l’acqua ponendo molta attenzione per non rovinare le radici che si stanno formando.
Lasciare la base del sedano nel contenitore per un periodo che va dai 20 ai 25 giorni. Durante questo periodo, fare in modo che abbia la luce adeguata: la posizione ideale è un luogo con abbastanza luce, vicino ad una finestra o se avete la possibilità, anche all’aperto ma non esposto alla luce diretta del sole che potrebbe seccarlo e creare un ristagno veloce dell’acqua.
Se state tentando l’esperimento durante il periodo invernale, allora il consiglio è quello di tenerlo in casa sempre vicino ad una finestra. Se invece lasciato fuori casa, ripararlo con un telo trasparente di plastica, come fosse una piccola serra, senza che però il telo ne ostacoli la crescita.
Dopo quasi 6 o 7 giorni già potrete avvistare il germoglio che spunta dall’interno. Una volta cresciute le prime foglioline e le prime radici, il nostro sedano è pronto per il trapianto in vaso o in orto.
Il trapianto del sedano
Se trapiantato in vaso, abbiate particolarmente cura del tipo di terreno: unite al terriccio (utilizzare terriccio bio e naturale) un compost sempre naturale o casalingo (come ad esempio gusci d’uovo sodo, fondi di caffè, bucce di banana o di patata che hanno la capacità di fertilizzare il terreno).
Se invece avete a disposizione un’orto, trapiantatelo accanto a carote, zucchine, piselli, fagiolini o finocchi. Secondo la lezione delle nostre nonne con questi ortaggi il sedano convive molto bene mentre crescerebbe molto meno velocemente se trapiantato accanto a insalate e lattughe (per un fatto di bilanciamento dell’attività vegetale in terreni ristretti).
Ricordate però che il sedano gradisce molto l’acqua. Irrigarlo spesso in modo che il terreno sia sempre umido. Dopo qualche giorno potrete raccogliere il vostro sedano, facendo attenzione però a non esagerare soprattutto appena la pianta è nata. Lasciare sempre qualche gambo e alcune foglioline per dargli la possibilità di crescere più abbondantemente.
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Il sedano ha molte qualità: riduce il gonfiore intestinale, aiuta la digestione, combatte l’ipertensione, è utile in caso di gastrite, abbassa il livello di colesterolo, svolge un’azione protettiva per il cervello, combatte la ritenzione idrica, depura fegato e intestino. I gambi di sedano sono sempre presenti nelle diete “brucia-grassi”, ad esempio nelle insalate di lattuga, pomodori o radicchio, oppure frullati insieme a succo di limone, carote e ananas. Le foglie del sedano sono invece un’ottimo condimento per pesce e carni bianche.