Quale acqua in bottiglia dovremmo comprare? Non sono tutte uguali e scegliere le migliori è senza dubbio importante.
Acqua in bottiglia. In Italia, nonostante tutte le battaglie per l’ambiente e per l’eliminazione della plastica, siamo ancora dei convinti acquirenti di questo prodotto. Peccato però che spesso non sappiamo scegliere con cura la bottiglia da acquistare.
Non tutte le plastiche sono infatti uguali e neanche tutte le acque in bottiglia. Conoscere i giusti parametri ci aiuterà a scegliere i prodotti migliori e tutelare così la nostra salute.
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Acque in bottiglia, quali scegliere?
Il PET con cui vengono prodotte le bottiglie per l’acqua potrebbero rilasciare delle sostanze nocive (l’antimonio e l’acetaldeide) se non conservate correttamente. Non è infatti un caso se sull’etichetta leggiamo “conservare al riparo dalla luce, in luogo fresco, lontano da fonti di calore”: la plastica della bottiglia mantiene una sua stabilità solo in determinate condizioni di conservazione.
Purtroppo è molto difficile sapere prima dell’acquisto come le bottiglie in plastica siano state gestite lungo la filiera: il viaggio è lungo, dall’imbottigliamento allo scaffale del supermercato, e carico di insidie.
Ciò che però possiamo gestire è il modo in cui noi conserviamo le nostre bottiglie di acqua: al riparo dalla luce, in luogo fresco e lontano da fonti di calore, consumandola poi il prima possibile una volta aperta.
Ricordiamo inoltre che il PET è studiato per il monouso: evitiamo di riutilizzare la bottiglia una volta finita l’acqua.
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Qualche valutazione però prima dell’acquisto è sempre possibile farla.
Quando leggiamo “acqua minerale naturale” significa che l’acqua in questione risulti imbottigliata così come sgorga dalla sorgente, unica eccezione consentita l’aggiunta di anidride carbonica per ottenere l’acqua gassata.
Importante è anche saper scegliere le fonti. Quali sono le migliori? Quelle situate in montagna, con acqua più pura e incontaminata.
Infine ricordate, in base al vostro stato di salute, di selezionare bene le componenti:
- l’acqua è scarsamente mineralizzata – ideale per chi soffre di calcoli renali.
- l’acqua oligominerale – indicata nella quotidianità e generalità dei casi.
- Residuo fisso tra 500 e 1500 mg/l – consigliata a chi fa sport e perde tanti sali minerali col sudore.
- Contenuto di sodio superiore ai 200 mg/l – indicate in caso di stitichezza, evitare in caso di ipertensione o di uso quotidiano di sale nel cibo.
- Acqua con un buon contenuto in magnesio – in caso di stitichezza o crampi, ha un’azione lassativa, purgativa, disintossicante per il fegato, con acqua ricca di solfati.
- Le acque ricche di calcio – indicate per gli anziani, durante la crescita o in menopausa e per chi ha problemi di osteoporosi
- Acque ricche di ferro – perfette per chi soffre di anemia.
- Acque con bicarbonato e PH elevato e alcalino – indicate per chi soffre di acidità di stomaco.
- Presenza dei nitrati (sostanze dannose che derivano da fertilizzanti presenti nel terreno, che vanno a finire nelle falde acquifere) – non superare i 10 mg/l in caso di gravidanza, allattamento o se consumo da parte di neonati. Oppure i 25 mg/l per i bambini ed infine i 45 mg/l per gli adulti.