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Categorie: Salute e Benessere

Prurito alle orecchie: cause e rimedi

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Redazione

Esso si manifesta con un forte istinto, da parte di chi ne è affetto, a voler grattare l’epidermide che riveste il condotto uditivo, ma il prurito all’orecchio interno non è affatto una semplice sensazione. Di solito si tratta, invece, di un vero e proprio sintomo, che può indicare la presenza di altre patologie, a volte ben più rilevanti di un semplice pizzicore.

Vediamo allora nello specifico come riconoscere il prurito all’orecchio, da cosa è causato e come curarlo.

Prurito alle orecchie: come riconoscerlo

Il prurito all’orecchio interessa, in realtà, soprattutto la parte esterna dell’organo, ovvero il padiglione auricolare; a volte però può comparire in una zona più interna: in questo caso, più che di prurito all’orecchio interno si può parlare di un disturbo dell’orecchio medio, cioè la parte che si trova tra la membrana timpanica e il condotto più interno, detto “tuba di Eustachio”.

Tal fastidio può presentarsi a tutte le età (senza differenze significative di genere), in entrambe le orecchie o in una sola delle due e di solito inizia in maniera abbastanza improvvisa, senza rilevanti segni premonitori.

Ma perché si soffre di questo disturbo?

Prurito alle orecchie: le cause

Chiariamo subito che è pressoché impossibile autodiagnosticare la causa del prurito alle orecchie: solo un medico specialista, dopo un’accurata visita, potrà dirci qual è il reale motivo per cui si sente la necessità impellente di grattare il padiglione auricolare e il condotto uditivo.

Trovare la causa esatta è di fondamentale importanza per applicare la terapia corretta; solitamente, però, il motivo di un forte prurito varia tra non molte possibilità, che – salvo casi eccezionali – sono le seguenti.

  • La puntura di insetto

Alcuni insetti, come ad esempio le comuni zanzare o i pappataci, possono infilarsi nel padiglione e pungere l’epidermide, creando un istantaneo prurito, accompagnato da un rigonfiamento nel punto in cui è avvenuta la puntura (detto, in dermatologia, “ponfo”). Questa è una delle cause più semplici da trattare, perché la remissione è quasi sempre spontanea e avviene solitamente nel giro di pochi minuti.

  • Un tappo di cerume

È risaputo che un eccesso di cerume può condensarsi in un unico denso strato, detto “tappo”. In questo caso, la sensazione pruriginosa è leggermente diversa da quella scatenata da una puntura di insetto: in un certo senso, il prurito è più fastidioso, profondo e difficilmente raggiungibile; è misto a un senso di generico fastidio e si ha l’impressione di avere una vera e propria otturazione. A volte si percepiscono anche dei fischi e dei rumori secondari e non è raro che il prurito degeneri in dolore, a causa della pressione esercitata dal cerume sul timpano e sulle pareti del condotto uditivo.

  • La dermatite

La dermatite è una malattia del sistema immunitario che affligge una vasta percentuale della popolazione, specialmente tra i più piccoli (solitamente tende a scomparire spontaneamente con la progressione dell’età, ma non sempre i casi si risolvono del tutto, in età adulta).

Essa, a sua volta, può avere manifestazioni e origini differenti:

  • la “dermatite allergica da contatto”, ad esempio, è dovuta a una reazione allergica con un materiale a contatto con la pelle (è il tipico caso di arrossamento della cute quando si indossa un orecchino che contiene nichel, se si è allergici);
  • la “dermatite irritativa da contatto” ha una sintomatologia simile (arrossamenti, desquamazioni, secchezza, gonfiore o comparsa di ponfi), ma è causata non da un’allergia, bensì da una generica irritazione (ad esempio prodotti cosmetici e saponi usati per i capelli).

Non ha invece una causa eziologica la dermatite atopica, che si manifesta specialmente nei neonati e nei bambini, sotto forma di piaghe e zone di secchezza nella parte esterna dell’orecchio (specialmente nelle pieghe del padiglione), estremamente pruriginose.

  • L’otite esterna

Un’ultima causa tra le più frequenti riguarda l’otite, la tipica infiammazione dell’orecchio; può essere acuta o cronica, e causare anche dolore, gonfiore e un aumento delle secrezioni, talvolta anche febbre.

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Prurito alle orecchie: i rimedi

Come è facile immaginare, tentare di alleviare il prurito grattandosi la zona pruriginosa non è una soluzione; è anzi altamente sconsigliato perché si otterrebbe un fugace sollievo, a scapito di un aggravarsi dell’irritazione. Ancora più pericolosa è, poi, l’introduzione di strumenti (come ad esempio i cotton-fioc) nel condotto uditivo, che potrebbero ferire la cute e danneggiare il timpano, oltre ad incrementare il rischio di formazione di tappi ceruminosi.

Cosa fare, dunque, in caso di prurito? Dopo aver accertato l’origine del fastidio si sceglierà una terapia adatta ai singoli quadri clinici:

  • le infiammazioni, ad esempio, vanno curate con terapia a base di corticosteroidi o antimicotici (per le forme fungine);
  • per alleviare i sintomi della dermatite atopica (che, lo ricordiamo, non è curabile) si usano creme cortisoniche ed emollienti;
  • in caso di dermatite da contatto – se di tipo allergico – si potrà far uso di antistaminici.

In ogni caso sarà il medico di fiducia a indicare dosi e posologia, il tipo di trattamento (spray oppure in crema) e la durata della terapia.

Nel frattempo, se si vuole dare sollievo alla sensazione di prurito in attesa del parere di un esperto, si può provare con alcuni rimedi naturali: tra i più diffusi c’è sicuramente il ricorso all’azione lenitiva ed emolliente dell’olio d’oliva, oppure a quella calmante della camomilla e dell’aloe vera, da distillare in poche gocce, tenendo la testa inclinata per qualche minuto per far agire le soluzioni.

In caso di puntura di insetto, invece, la cosa migliore è stringere i denti e resistere all’impulso di grattarsi: il prurito scomparirà autonomamente in poco tempo.

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