Eppure sulla pratica del digiuno e sulla suddivisione giornaliera dei pasti non tutti la pensano allo stesso modo e, infatti, tra i dissidenti in materia spicca una figura che è stata di grande rilievo nel panorama medico italiano: stiamo parlando del noto oncologo Umberto Veronesi, scomparso nel 2016 all’età di 91 anni. Il professore con la sua dieta del digiuno, tra l’altro sperimentata in prima persona, ha rivoluzionato le abitudini alimentari di tanti italiani. In che modo? Scopriamolo insieme.
Secondo Veronesi, che per chi non lo sapesse è stato un vegetariano e un digiunatore convinto, il primo passo per stare in forma e vivere in salute è mangiare poco ma bene. Per questo motivo la sua dieta del digiuno prevede una colazione leggera abbinata a un pasto giornaliero importante sei volte alla settimana, più un giorno di completo digiuno. L’idea di un unico pasto durante tutto l’arco della giornata non deve spaventare poiché, naturalmente, una volta stabilito il corretto apporto calorico giornaliero si può scegliere di consumare il cibo attraverso piccoli spuntini anziché durante un singolo pasto.
Il secondo passo per perdere peso consiste nel dimezzare le porzioni regolandosi sul proprio senso di sazietà. Basterà dunque mettere nel piatto la metà di quello che si è in grado di mangiare, inserendo magari una porzione in più di frutta e verdura. Sebbene inizialmente dimezzare le porzioni comporti un po’ di fatica dopo poco tempo ci si abitua, anche grazie al vantaggio di non dover rinunciare ai propri cibi preferiti per via delle porzioni ridotte.
Veronesi sosteneva che per perdere peso non serve privarsi del cibo e basare il proprio regime alimentare su determinati e ridotti tipi di alimenti, bensì occorre consumare un’ampia varietà di cibi favorendo per lo più frutta, verdura, cereali e oli vegetali. Posto che a suo dire il segreto per dimagrire è variare la dieta il più possibile, vediamo cosa prevede un pasto tipo della dieta del digiuno: 75-100 grammi di proteine, un piccola porzione di pasta, verdure a volontà, un frutto e una pallina di gelato per non rinunciare alla voglia di dolce, anche perché secondo questo programma dietetico gli sfizi, se dosati, possono essere assecondati. Inoltre è importante che l’apporto quotidiano di carboidrati, provenienti da cereali, legumi, frutta e verdura, sia pari al 55% dell’apporto nutrizionale giornaliero.
Nel libro La dieta del Digiuno, scritto con Maria Giovanna Luini e Lucilla Titta, il professor Umberto Veronesi ha proposto, più che una dieta, un vero e proprio stile di vita da adottare per vivere in salute e in perfetta forma fisica. Tra i suoi consigli spicca, infatti, quello di dare priorità al movimento anche quando non si è soliti praticare costantemente uno sport. Il motivo è presto detto: secondo l’oncologo per avere effetti immediati sulla bilancia e sulla qualità di vita basterebbe camminare trenta minuti al giorno, fare le scale piuttosto che prendere l’ascensore oppure concedersi una passeggiata in bicicletta. Semplici abitudini che migliorano la vita.