Negli ultimi anni si è assistito in Italia ad un aumento dell’interesse dei pazienti nei confronti della medicina alternativa. Diverse discipline propongono degli approcci alternativi alla medicina tradizionale, promettendo benefici con dei trattamenti non invasivi.
Questa promessa viene fatta anche dalla dentosofia, disciplina naturale che si propone come soluzione per gran parte delle patologie di interesse odontoiatrico. Si tratta però di capire se questo approccio olistico naturale funzioni davvero, oppure se non possa reggere il confronto con l’odontoiatria tradizionale.
La dentosofia, definita anche odontoiatria olistica, è una forma di medicina alternativa che cerca di curare i denti con un approccio differente rispetto all’odontoiatria classica. I dentisti che propongono questo approccio ritengono che esista uno stretto legame tra l’equilibrio della cavità orale ed il benessere psicofisico.
Intervenire sulle patologie dei denti per ristabilire l’equilibrio della bocca avrebbe dunque dei benefici anche sul benessere del corpo e della mente. La disciplina si spinge oltre, non limitandosi ad evidenziare un legame tra l’equilibrio della bocca e del soggetto, ma proponendo addirittura una correlazione con l’equilibrio dell’universo.
Questo approccio nasce dagli studi condotti dai dottori Michel Montaud, Rodrigue Mathieu e Jean-François Ardouin. Siamo nel 1984 e i tre ricercatori individuano un possibile legame tra la bocca e lo stato psicofisico del corpo: ristabilire l’equilibrio della cavità orale potrebbe a loro dire portare a dei benefici evidenti per il corpo e per la mente.
Un aspetto particolare di questa disciplina alternativa è che ogni dente avrebbe un significato differente. Ogni dente assume dunque la massima importanza, sia valutato singolarmente che inserito nel contesto della cavità orale.
I dentisti che decidono di proporre questo trattamento ai loro pazienti dovrebbero dunque conoscere il significato dei denti per garantire loro il massimo dei benefici. Ciascun dente avrebbe un significato differente, solo i due denti del giudizio dell’arcata superiore avrebbero lo stesso significato e lo stesso accadrebbe anche per i due denti del giudizio dell’arcata inferiore.
In generale si può dividere la cavità orale in bocca di destra e bocca di sinistra. Le emiarcate di destra sarebbero associate alla materialità ed alla componente maschile, mentre quelle di sinistra alla spiritualità ed alla componente femminile.
Molto richiesto è il significato dei denti del giudizio secondo la dentosofia, anche perché i denti del giudizio sono di frequente causa di problematiche odontoiatriche.
Per i due denti del giudizio dell’arcata superiore il significato sarebbe lo stesso. Sia il dente 18 che il dente 28 sarebbero infatti correlati al conoscere ma non accettare la spiritualità. Diverso invece il significato dei denti del giudizio dell’arcata inferiore. Il dente 38 ed il dente 48 rappresenterebbero infatti la difficoltà a integrare la propria spiritualità.
Stando a quanto ritenuto vero dalla odontoiatria olistica, i denti del giudizio sarebbero quindi collegati alla spiritualità. Per molte persone accettare la spiritualità e riuscire ad integrarla nella propria vita può risultare difficile e ciò può essere alla base delle patologie dentarie.
Il simbolo della dentosofia è il cosiddetto attivatore plurifunzionale. E’ uno strumento semplice da utilizzare, che dovrebbe essere impiegato per ottenere dei benefici grazie all’azione a livello propriocettivo e muscolare.
Si tratta in pratica di una specie di bite, realizzato in lattice o in silicone. I dentisti convinti dell’efficacia di questa disciplina olistica consigliano ai loro pazienti di utilizzare l’attivatore plurifunzionale durante la notte, ma anche per un paio di ore durante la giornata.
Grazie all’azione svolta sia a livello propriocettivo che a livello muscolare, questo strumento riuscirebbe a favorire il corretto posizionamento della mandibola. Ciò aiuterebbe ad ottenere numerosi benefici, tra i quali ad esempio il miglioramento di deglutizione, masticazione e respirazione.
Il trattamento della carie in dentosofia prevede un approccio differente rispetto a quello proposto dall’odontoiatria classica. L’approccio classico per la riparazione della carie si base sull’utilizzo di un trapano per rimuovere il tessuto patologico e successivamente sull’otturazione del dente.
Nell’odontoiatria olistica innanzitutto la carie non è visita solo come un problema di un dente, ma come uno squilibrio del corpo e dello spirito. In questa disciplina non si usa il trapano, ma i dentisti preferiscono sfruttare le potenzialità del laser. Un’altra particolarità è che per la riparazione della cavità si impiegano solo materiali biocompatibili, con l’obiettivo di facilitare il recupero dell’equilibrio della bocca.
Prima di accettare di sottoporsi ai trattamenti naturali proposti da questa disciplina, è bene informarsi sui risultati della dentosofia. Per capirne di più si potrebbe fare riferimento alle testimonianze che si trovano in rete.
Sul web si trovano delle testimonianze di persone che hanno ottenuto dei benefici con questa disciplina naturale olistica. I pazienti affermano di aver risolto i loro problemi dentali ed il dolore alla mandibola, ma anche di aver riscontrato dei benefici in relazione al benessere psicofisico. Il semplice utilizzo dell’attivatore plurifunzionale sarebbe ritenuto sufficiente per raggiungere i risultati sperati, senza troppi sforzi e senza doversi sottoporre a dei trattamenti invasivi.
Va ricordato però che non sono testimonianze verificate e che dunque potrebbero essere state inventate. La prima regola quando ci si informa sul web è verificare la fonte dell’informazione, dubitando sempre fino a prova contraria.
Chi si rivolge a questo approccio naturale per il trattamento delle patologie dei denti potrebbe farlo anche per un vantaggio economico. Le cure odontoiatriche tradizionali possono infatti avere un prezzo elevato, a seconda del disturbo che si deve trattare.
L’attivatore plurifunzionale viene venduto invece ad un prezzo contenuto e promette di trattare gran parte dei disturbi dei denti, garantendo anche il benessere psicofisico. La spesa finale non deriva comunque dal solo acquisto dell’attivatore, ma anche dalle sedute prenotate dal dentista che propone l’odontoiatria olistica.
Ci sono delle critiche da muovere nei confronti dell’odontoiatria olistica. Come tante altre discipline naturali della cosiddetta medicina alternativa, bisogna sottolineare che la dentosofia non ha prove scientifiche.
Attualmente non si può quindi assicurare ai pazienti che riusciranno ad ottenere davvero i benefici sperati. E’ meglio non lasciarsi illudere da pratiche alternative che, per quanto naturali, potrebbero non solo non portare a dei benefici, ma anche ritardare le cure necessarie per trattare il problema.
Fonti